Il Mise, ministero dello Sviluppo economico, ha stanziato in data 16 marzo 2022 circa 150 milioni di euro da destinare sotto forma di incentivo alle micro e piccole imprese gestite da giovani under 35 e da donne di qualsiasi età. A gestire l’intero progetto è Invitalia che avrà il compito di valutare le richieste – inviabili sul loro sito dal 24 marzo 2022 fino ad esaurimento delle risorse – e di erogare le somme. Gli inventivi previsti si sostanziano in finanziamenti a tasso zero della durata massima di 10 anni e in contributi a fondo perduto per progetti d’impresa fino a 3 milioni di euro.
Incentivi giovani e donne 2022
Gli incentivi sono riservati a tutte le imprese operanti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo intenzionate a realizzare nuove attività o ad estendere quelle già in atto. Tra i requisiti previsti dalla misura è stabilito che le realtà economiche richiedenti debbano essere costituire da meno di 60 mesi alla data di presentazione della domanda, godere dello status di micro e piccola impresa ed essere iscritte al Registro delle imprese. Inoltre, è necessario che la compagine societaria sia costituita per oltre il 50% da giovani under 35 o da donne.
Particolare menzione merita poi la situazione economico finanziaria dell’impresa che presenta domanda per gli incentivi donne e giovani 2022. Nello specifico la realtà economica non dovrà trovarsi in liquidazione volontaria o essere sottoposta a procedure concorsuali, così come sarà necessario che non abbia in precedenza ricevuto e non rimborsato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea. In ultimo, è previsto che i contributi siano riservati ad imprese i cui legali rappresentati o amministrati non abbiano subito delle condanne con sentenza definitiva per reati che costituiscano motivo di esclusione dalla partecipazione a gare di appalto di lavori, servizi e forniture di contratti pubblici.
Una volta ottenuta la concessione, le somme ricevute potranno essere usate per acquistate macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso. Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 90% delle spese ammissibili per le imprese di nuova costituzione, nel limite del 20% per realtà operanti da non più di 36 mesi e fino al 15% per le imprese costituite da non più di 60 mesi.