La banca centrale svizzera ha aumentato il suo tasso di riferimento di 50 punti base e ha avvertito che potrebbero esserci altri aumenti. Il crollo di Credit Suisse ha impattato il settore finanziario e la crescita economica. La banca ha detto che potrebbe essere necessario aumentare ancora il tasso di riferimento per mantenere i prezzi stabili a lungo termine. Inoltre, potrebbero vendere altre riserve valutarie per supportare il franco svizzero.
La banca centrale svizzera alza i tassi di 50 punti base
La banca ha fatto questo annuncio meno di una settimana dopo che il governo federale, l’autorità di regolamentazione FINMA e la SNB hanno imposto la vendita di Credit Suisse alla rivale Ubs per evitare un crollo disastroso che avrebbe danneggiato la reputazione della Svizzera come paese stabile dal punto di vista finanziario. La dichiarazione della SNB ha menzionato brevemente la situazione, dicendo che le misure adottate dal governo federale, dalla FINMA e dalla SNB hanno risolto la crisi e che la SNB sta fornendo prestiti di liquidità in franchi svizzeri e valute estere con garanzie e interessi.
Atteso un ritorno dell’inflazione
L’inflazione in Svizzera si è attestata al 3,4% a febbraio, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’elettricità, dei servizi turistici e dei generi alimentari. Tuttavia, l’aumento dei prezzi ora è ampio. La SNB prevede un ritorno dell’inflazione al poco più del 2% entro la fine del 2025 e una crescita modesta dell’1% per quest’anno. Dopo l’annuncio della SNB, il franco svizzero è salito rispetto al dollaro perché si pensa che la banca aumenterà più facilmente i tassi rispetto alla Fed a causa delle maggiori preoccupazioni per la stabilità finanziaria negli Stati Uniti.
Tassi più alti anche in Inghilterra, mentre il Brasile va controtendenza
I mercati oggi hanno i fari puntati anche su la Bank of England, che è intenzionata a rialzare i tassi di un quarto di punto. Ieri la banca centrale brasiliana ha lasciato I tassiinvariati al 13,75%, dicendosi preoccupata per le aspettative di inflazione e deludendo il presidente, Inacio Lula da Silva che insisteva della necessita` di ridurre i costi dei prestiti