La crisi delle materie prime e il rischio di chiusura degli impianti ad alto consumo energetico fanno crescere la cassa integrazione in particolare nei settori della lavorazione del minerali strategici come alluminio e zinco. A dirlo è il report del Centro Studi Lavoro e Welfare, realizzato in collaborazione con lo studio Labores di Cesare Damiano. La situazione internazionale si riflette sui dati della cassa integrazione in Italia, il cui monte ore totale però diminuisce rispetto al mese precedente (-19,38%) e si riduce rispetto a luglio 2021 (-79,74%).
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Negli ultimi 12 mesi le ore totali sono diminuite
L’uscita dalla stretta della pandemia si fa sentire anche in merito alle ore totali lavorate dalle aziende italiane, che risentono pur sempre dei problemi legati alle crisi internazionali, sia geopolitiche che energetiche. La media delle ore autorizzate negli ultimi 12 mesi è calata: 86 milioni di ore-mese La situazione nella richiesta di ore totali di ammortizzatori sociali per aree geografiche vedo al Nord-Ovest un calo dell’84,27%, al Nord-Est del 83,96%, al Centro dell’80,91%, al Sud del 75,35% e nelle Isole dell’85,21%.
Il settore minerario è quello dove cresce di più la cassa integrazione
La cassa integrazione straordinaria aumenta in 14 settori. I più toccati sono quelli delle trasformazioni minerali (+902,60%), il tessile (+350,88%), le pelli e il cuoio (+344,13%), il legno (+315,83%) e l’alimentare (+217,59%). Nella aziende in cassa straordinaria è iniziato un rientro dalla sospensione dei decreti per Covid-19. Ma non è ancora pienamente evidente in quali aziende la cassa dipenda esclusivamente dal proprio stato di crisi.
Meno lavoro e redditi più bassi
Se vengono considerate le ore totali di cassa equivalenti a posti di lavoro con lavoratori a
zero ore, nell’intero periodo gennaio-luglio 2022 (30 settimane lavorative), si determina un’assenza completa di attività produttiva per oltre 329mila lavoratori, di cui oltre 107mila in Cigs, 23mila in cassa in deroga, oltre 117mila in ordinaria e 81mila in Fis. In base alle ore nel 2022, fino a luglio, si sono perse 49.353.444 giornate lavorative. I lavoratori
parzialmente tutelati dalla cassa integrazione, nel 2022, fino al mese di luglio, hanno visto diminuito complessivamente il loro reddito (monte salari) di oltre 1 miliardo di euro al netto delle tasse, mentre ogni singolo lavoratore che è stato a zero ore nel 2022, fino a luglio ha subìto una riduzione del proprio reddito di oltre 3.450 euro al netto delle tasse.