cuneo fiscale

Nel primo semestre del 2022 sono arrivati complessivamente 19,8 milioni di certificati di malattia, il 76,1% dal settore privato, con un incremento complessivo rispetto allo stesso periodo del 2021 pari a +60,5%, mentre le giornate di malattia sono state quasi 108 milioni in netto aumento rispetto alle circa 78 milioni dell’anno precedente. Lo comunica l’Inps nell’Osservatorio del Polo unico di tutela della malattia sottolineando che per il primo trimestre 2022 i risultati sono strettamente connessi all’andamento della pandemia. Soprattutto nel mese di gennaio, subito dopo il periodo natalizio, si è registrato un forte rialzo dei contagi.

 

“Se noi prendiamo i dati relativi ai contagi dall’inizio dell’anno – spiega Cesare Damiano ex ministro del lavoro oggi a capo dello Studio Labores- ci accorgiamo che si parte con 92mila contagi al giorno e tocchiamo nella settimana dal 9 al 15 gennaio una punta massima di 181mila contagi. Da quel momento c’è una discesa con un trend sostenuto, fino alla fine di marzo, dove siamo ancora a quota 70mila contagi giornalieri di media. Ritengo sia abbastanza evidente che l’esplosione a crescita certificati di malattia coincida con quel trend. Se prendiamo la scorsa settimana siamo a 21mila”.

Un inizio anno difficile per molti lavoratori

Nei primi mesi del 2022 sono pervenuti 11,9 milioni di certificati di malattia, quasi pari al numero di certificati prodotti nell’intero primo semestre del 2021 (12,3 milioni). L’incremento dell’andamento tendenziale dei certificati, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è pari al 78,1%, mentre per quanto riguarda il secondo trimestre questo incremento si attesta sul 39,5% rispetto al valore 2021. In entrambi gli anni la variazione congiunturale tra il primo ed il secondo trimestre risulta negativa, più moderata nel 2021 (-16,1%) e più elevata nel 2022 (-34,3%).

Il numero maggiore di certificati è in centro Italia

L’incremento dei certificati di malattia è maggiore nel centro Italia (+94,4%) rispetto al nord (+75,2%) e al sud (+72,3%), tocca in prevalenza i maschi  (+81%) ed è molto più elevato tra i giovani fino a 29 anni (+125,4%) e molto meno per le età più avanzate (+55,8% per la classe ’50 anni e oltre’). Le stesse considerazioni valgono per il secondo trimestre dei due anni (a parte per il genere per il quale l’incremento è superiore per le donne: +42,0% rispetto a +36,9 per gli uomini) quando il numero dei certificati passa da 5,6 milioni nel 2021 a 7,8 nel 2022, con un incremento più contenuto (+39,5%) anche se comunque molto consistente.

Oltre 50 milioni di giornate di malattia

Da gennaio a marzo 2022 sono state circa 51,1 milioni le giornate di malattia nel settore privato e 14,6 milioni nel pubblico, con un incremento rispettivamente del 49,9% e del 48,6%.

Nonostante le giornate di malattia indicate nei certificati siano decisamente più elevate nel primo trimestre 2022 rispetto al 2021, con riferimento ai valori medi, si ha in generale una diminuzione dei periodi di malattia: mediamente le giornate di malattia per certificato nel primo trimestre 2022 sono state 5,6 nel settore privato (contro le 6,9 del primo trimestre 2021) e 5,2 nel settore pubblico (contro le 5,6 del 2021). Le giornate medie di malattia per ciascun lavoratore con almeno un giorno di malattia, sono passate da 13,7 nel I trimestre 2021 a 10,7 nel primo trimestre 2022 per il settore privato e da 10,6 a 11,2 per il settore pubblico.

LEGGI ANCHE: Inps: le novità su lavoro e ammortizzatori sociali

Nel secondo trimestre 2022 le giornate di malattia sono state circa 32 milioni nel settore privato e 10 milioni nel pubblico, con un incremento rispettivamente del 21,5% e del 31,8% rispetto all’analogo valore del 2021. Per quanto riguarda i valori medi, anche nel II trimestre si rileva una riduzione dei periodi di malattia: mediamente le giornate di malattia per certificato sono state 5,4 nel settore privato (contro le 6,2 del secondo trimestre 2021) e 5,1 nel settore pubblico (contro le 5,5 del 2021). Le giornate medie di malattia per ciascun lavoratore con almeno un giorno di malattia, sono passate da 11,5 nel secondo trimestre 2021 a 9,8 nel secondo trimestre 2022 per il settore privato e da 10,2 a 9,9 per il settore pubblico.