Qualche misteriosa ragione aveva indotto il legislatore ad escludere gli autonoleggi e le flotte aziendali dall’ambito di applicabilità degli incentivi per il passaggio all’elettrico. Provvidenzialmente questa scemenza è stata cancellata da un Dpcm appena approvato. Lo comunica l’Unrae, con grande soddisfazione, in particolare per il bonus per le infrastrutture di ricarica private. Ma l’Unrae sottolinea anche come ora divenga urgente completare l’iter del provvedimento in tempi brevi.
La platea dei beneficiari si allarga
Il provvedimento, se confermato nei contenuti già divulgati, allarga la platea dei beneficiari degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni alle società di noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali, finora escluse per motivi di budget. E’ un settore che rappresenta il traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto. Viene così sanato anche il vulnus che discriminava senza motivo i consumatori, in base alla modalità scelta per acquisire un’auto. “Desideriamo ringraziare il Ministro Giorgetti, il MiSE e il Governo tutto, per aver accolto l’appello di UNRAE con un intervento che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus. Grazie a questa misura si garantirà finalmente il pieno utilizzo dei fondi a disposizione e si scongiurerà un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro”.
Bonus anche per i condomini
“Tenuto conto che è stata scelta la strada del DPCM, in luogo di quella più immediata del Decreto-Legge Aiuti 2, ci auguriamo che i tempi tecnici di attuazione del provvedimento siano ridotti al minimo per evitare un rallentamento eccessivo del mercato delle flotte”. Non meno importante è la notizia dello stanziamento di un fondo da 40 milioni di euro per il bonus all’acquisto e alla messa in posa di infrastrutture di ricarica all’interno di condomini. Ci sarà, anche se con un limite di 1.500 euro per singolo punto di ricarica e 8.000 per edificio.
“Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private è fondamentale per il decollo della mobilità elettrica, ancora molto arretrata nel nostro Paese”, conclude l’Unrae: “Ora resta da sviluppare finalmente il cronoprogramma puntuale per le infrastrutture di ricarica pubbliche previste dal PNRR, che sono almeno altrettanto importanti”.