Due mesi di proroga per tutte le scadenze fiscali, comprese cartelle, rateazioni, solleciti, pignoramenti e ipoteche. Si tratta del punto fondamentale attorno al quale ruota (o dovrebbe ruotare) il Decreto Agosto, l’ultimo atto del governo che dovrà essere varato nei prossimi giorni per mettere ordine nelle scadenze fiscali che devono essere corrisposte entro il 1° settembre. Uno sforzo notevole, ancorché per un breve periodo di tempo: d’altronde, la contrazione economica e la riduzione delle entrate impongono al governo analisi significative sulle coperture.
Inizialmente si era pensato di tornare a far pagare le imposte alle partite Iva proprio dal mese di settembre, con la dilazione in quattro rate degli importi in modo da chiudere i conti entro la fine di dicembre. Il nuovo scostamento approvato nei giorni scorsi, per 25 miliardi di euro complessivi, è stato messo a punto anche per questo. Circa 3,8 miliardi, infatti, serviranno a dimezzare gli importi dovuti quest’anno, mentre il restante 50% dovrà essere corrisposto tra il 2021 e il 2022.
Infine, per quanto concerne i mutui, è sin via di definizione una moratoria sui mutui che deve ancora essere messa a punto. Quello che si sa per certo è che al momento la sospensione dei pagamenti delle rate ha raggiunto il controvalore di 290 miliardi di euro.