Un’altra stagione estiva con ottimi risultati, su tutte le destinazioni. Un’acquisizione strategica, il porto greco di Igoumenitsa – l’antica Titana, nella regione dell’Epiro – crocevia delle rotte marittime che collegano l’Italia alla penisola ellenica, alla Bulgaria e alla Turchia, soprattutto da quando è terminata, nel 2009, la costruzione dell’autostrada greca Egnatia Odos (Via Egnazia), che per 670 km attraversa la Grecia settentrionale unendo la costa ionica con il confine fra Grecia e Turchia.

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Sono solo due delle ottime notizie che scandiscono questi ultimi mesi dell’attività del Gruppo Grimaldi, il più grande armatore italiano e con sede in Italia, con 130 navi (in aumento), 18 mila dipendenti, 140 porti serviti in 60 Paesi del mondo, traffici crescenti in tutto il mondo, dalla Cina all’Africa alle Americhe.

È presto per ottenere anticipazioni, ma appare certo che sia i 4,9 miliardi di fatturato del 2022 e l’oltre 1 miliardo di utile netto saranno quest’anno superati e i profitti, in particolare, in gran parte reinvestiti: come fa da sempre la famiglia Grimaldi, compatta nel controllo del colosso che è di gran lunga la più grande azienda italiana basata nel Mezzogiorno (a Napoli).

L’attività dei traghetti in Italia è una piccola parte del totale, che cresce grazie alle mete nazionali (Sardegna e Sicilia) ed internazionali in Spagna e Grecia, ma è molto visibile e molto apprezzata anche per un ottimale rapporto prezzo-qualità: «La nostra crescita costante è frutto di diversi fattori – spiega Francesca Marino, responsabile passeggeri del gruppo – E cioè l’ampio network di collegamenti verso le destinazioni turistiche del Mediterraneo, i comodi orari di partenza e arrivo delle navi, la politica tariffaria che assicura prezzi competitivi in ogni momento dell’anno».

Su questa base, il gruppo ha potuto già confermare tutte le rotte operative nel 2023. Con la Sardegna c’è l’alta frequenza della tratta Livorno-Olbia e viceversa, lo storico collegamento marittimo da Civitavecchia e Barcellona per Porto Torres e le linee in continuità territoriale da Civitavecchia per Arbatax e Cagliari e da Napoli e Palermo per Cagliari. La Sicilia è poi collegata al Continente anche con altre tratte per Palermo, che partono dai porti di Livorno, Napoli, Salerno e Cagliari. La Spagna è servita tutto l’anno dalle due ammiraglie gemelle della flotta Grimaldi Lines, che si alternano sulla rotta Civitavecchia-Porto Torres-Barcellona e viceversa. Brindisi e Ancona sono infine i due porti di riferimento per la Grecia del mito, grazie ai collegamenti regolari proprio per Igoumenitsa e quello stagionale per Corfù.

Ma questo antichissimo porto dell’Epiro è strategico all’attività del gruppo anche e soprattutto per i commerci. Lo scorso 20 ottobre si è conclusa la procedura di concessione pluriennale della Igoumenitsa Port Authority da parte del Fondo statale greco Hrdaf alla cordata guidata dal Gruppo Grimaldi per un importo pari a 84,17 milioni di euro.

«Siamo pronti ad investire nella crescita del porto di Igoumenitsa, e parallelamente nello sviluppo delle rotte commerciali attorno all’asse dell’antica Via Egnazia, di cui lo scalo rappresenta la principale porta» spiega Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi. «Il nostro Gruppo è da tempo il principale cliente dello scalo, e in questo senso l’acquisizione della maggioranza del suo capitale sociale si inscrive in una più ampia strategia di integrazione verticale. In più, attraverso i nostri investimenti nel porto intendiamo facilitare lo sviluppo dell’economia locale, stimolando il traffico di passeggeri e merci e la nascita di nuove attività legate al turismo marittimo e da diporto; in generale, generare maggiori opportunità di lavoro».