Su dieci italiani 4 vedono “nero” all’orizzonte, 5 “un grigio non diverso dall’anno che sta passando” e soltanto uno vede il futuro tutto “rosa e fiori”. È la traduzione in soldoni del classico sondaggio di fine anno che prima che sia arrivata la notte di San Silvestro, ci arriva – puntuale come i botti di Capodanno – dalla Bva Doxa. Da ben 42 anni ormai. Visto che è dal 1979 che la storica rilevazione viene condotta a livello globale dagli istituti di ricerca del network Gallup International. Speranza e felicità in Italia e nel mondo non sembrano esattamente le aspettative più gettonate per l’anno che verrà, e non potrebbe essere altrimenti all’avvicinarsi dell’anno III dell’era Covid e con un Coronavirus che non accenna a dissolversi, ma anzi, ogni volta che la curva dei contagi sembra abbassarsi – come l’araba fenice – riappare vestito di una variante diversa e sempre più famelico.
Giovani, laureati e del Nord i più ottimisti, gli over 54 vedono nero
E così per gli italiani i timori di imminenti difficoltà economiche restano alti e in costante crescita. In tutto il mondo la paura resta un elemento diffuso anche se tra Paesi e macroregioni ci sono differenze significative. Tornando all’Italia, rispetto alle previsioni al 2022, gli italiani, come detto, non sono particolarmente ottimisti. Il 48% infatti, afferma che l’anno prossimo sarà uguale al 2021, mentre la quota di chi crede che andrà peggio si attesta al 36%. Solo poco più di un italiano su dieci (14%) vede nel 2022 un anno migliore rispetto a quello che sta per concludersi. La classifica dell’ottimismo ha i suoi discrimini nell’età, nel livello di studio e nella residenza geografica. Giovani, laureati e cittadini del Nord-Ovest risultano più speranzosi guardando al nuovo anno, mentre i più pessimisti sono gli over 54. Nonostante il quadro dettato dall’emergenza pandemica, i giovani insomma sono più positivi, si legge nel Report. Sul fronte delle aspettative sulla congiuntura economica, la stragrande maggioranza degli italiani crede che il 2022 sarà caratterizzato da difficoltà (il 46%) o da una situazione equivalente a quella già vissuta quest’anno (41%). Anche in questo caso, invece, solo un italiano su dieci è convinto che il 2022 sarà un anno di prosperità economica.