I nomi degli oligarchi russi e il patrimonio trasferito in paradisi fiscali al riparo dalle sanzioni occidentali: un articolo del Sole 24 Ore ricostruisce la lista delle 179 società registrate nei due nuovi paradisi fiscali russi di Kaliningrad e dell’Isola di Russky, vicino a Vladivostok – prima della guerra erano solo 75. Società che controllano giacimenti di gas e di petrolio, oleodotti e gasdotti, miniere di carbone, di oro e di estrazione di metalli, impianti di fertilizzanti e di telecomunicazioni, fabbriche per la trasformazione della carne, allevamenti di animali e catene di supermercati. La maggior parte è fuggita da Cipro.
Oligarchi russi, i nomi e il patrimonio: trasferite a Kaliningrad numerose società chiave
C’è Oleg Deripaska, a capo di un impero industriale nell’energia e nell’alluminio attraverso i gruppi En+ e Rusal, che possiede un patrimonio di 2,5 miliardi di dollari secondo Forbes. Nel 2019 Deripaska ha trasferito a Kaliningrad 13 società, e altre cinque tra il 2020 e il 2022, tra le quali la holding proprietaria dell’aeroporto di Sochi, la United Company Rusal, il maggiore produttore mondiale di alluminio, e En+, che controlla il 48% di Rusal e che era prima registrata nell’isola di Jersey. Viktor Vekselberg, proprietario di Renova Group, attivo nelle materie prime, dell’energia e delle telecomunicazioni, ha trasferito a Kaliningrad almeno 11 società tra marzo 2022 e gennaio 2023, tutte dopo l’invasione dell’Ucraina. Vekselberg possiede un patrimonio di 6,7 miliardi di dollari, secondo Forbes.
Oligarchi russi, yacht e ville sequestrati in Italia
Sempre a Kaliningrad sono state trasferite dalle Isole Vergini Britanniche, da Jersey, dall’Irlanda e dal Regno Unito almeno otto società di Alexey Mordashov, socio di Rossiya Bank e proprietario del gruppo Severstal, la cui ricchezza è stimata da Forbes in 20,7 miliardi di dollari. Tra queste ci sono le holding intestate alla moglie Marina che possiedono miniere d’oro in Burkina Faso e in Kazakhstan.
In Italia Mordashov ha fatto causa contro il congelamento dello yacht “Lady M”, un’imbarcazione da 65 milioni di euro bloccata dalla Guardia di Finanza nel porto di Imperia. Alisher Usmanov, proprietario del quotidiano Kommersant, comproprietario del secondo operatore di telefonia mobile russo, MegaFon, ed ex azionista del gruppo Mail.Ru, l’oligarca ha trasferito a Kaliningrad una società che farebbe capo indirettamente a lui. Usmanov ha fatto ricorso contro il congelamento di una villa in Costa Smeralda e dello yacht Dilmar, valutato 600 milioni di dollari.
Oligarchi russi, sequestrata la seconda casa più grande di Londra dopo Buckingham Palace
Grigory Berezkin, presidente di Esn Group, un private equity con un portafoglio di investimenti in vari settori, tra cui media, energia, infrastrutture e petrolchimica, una delle più grandi holding russe, ha trasferito da Cipro a Kaliningrad tre società, tra le quali Resenergo Investments. A Berezkin è stata congelata una villa a Sirmione.
Anche Andrei Guryev, che controlla il produttore russo di fertilizzanti PhosAgro, ha trasferito due società a Kaliningrad. Guryev possiede villa Witanhurst a Highgate, la seconda casa più grande di Londra dopo Buckingham Palace, e un attico a cinque piani della St George Wharf Tower a Londra. Tutti congelati dalle autorità.