Fondo Sovrano Europeo
GIORGIA MELONI PREMIER CHARLES MICHEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO

L’Italia insisterà con l’Unione Europea per la realizzazione del Fondo Sovrano Europeo. A dirlo è Giorgia Meloni dopo l’incontro di oggi con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a Roma. La strada è lunga, ma sembra percorribile a giudicare anche dall’intervento di Michel, aperto a un rafforzamento della politica unitaria europea. “Questa visita – ha spiegato Meloni – è stata organizzata in preparazione del Consiglio Europeo straordinario del 9 e del 10 febbraio su materie importanti e sensibili. Ci saranno nel prossimo Consiglio Europeo alcune sfide cruciali: il tema economico e il tema immigrazione. Sull’economia si discuterà il rafforzamento della competitività dell’industria europea. L’Europa deve proteggere le proprie imprese e deve farlo a parità di condizioni con tutti gli stati membri. Bisogna semplificare gli strumenti esistenti. Per l’Italia significa flessibilità sui fondi esistenti. La posizione italiane è che serva cautela sul rilassamento delle regole degli aiuti di stati. Dobbiamo sostenere le imprese, ma bisogna tutelare il mercato unico. Noi crediamo che serva il coraggio di realizzare strumenti come il fondo sovrano europeo per proteggere gli investimenti. Si tratta di una materia sulla quale non sarà semplicissimo accordarsi”.

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L’ombra del protezionismo Usa sulla politica europea

L’idea di tutela l’economia europea in chiave internazionale è al centro della riflessione di Charles Michel. “Questa è l’occasione – ha detto –  di poter lavorare in modo serio sulla preparazione del prossimo consiglio europeo. In particolare ci occuperemo di transizione digitale. In questo contesto gli Usa stanno realizzando un piano massiccio di aiuti statali all’industria. Le decisioni del prossimo consiglio Europeo saranno decisive per i prossimi dieci anni. Il progetto europeo ha una forza comune che è quella del mercato interno. Primo punto è il regime degli aiuti di stato per renderlo più adatto a mobilitare sostegni all’industria, questo primo punto è accompagnato da quello che prevede di mobilitare gli strumenti europei. Il terzo punto è la solidarietà tra gli stati e uno strumento utilizzabile potrebbe essere il Sure.  Il quarto punto prevede lavorare sul fondo sovrano europeo per aiutare i settori che sono fondamentali per il mercato interno. Dobbiamo dare indirizzi chiari a partire dalla prossima settimana”.