Governo
SERGIO MATTARELLA MARIO DRAGHI

In queste ore Mario Draghi, capo del governo dimissionario, è salito al Colle e riferirà alla camera alle 12. Tra poche ore l’Italia potrebbe essere senza guida in un momento difficile sia per la situazione economica che per i molti dossier aperti sul tavolo dell’esecutivo.

Sostegni a famiglie e imprese

Per la fine di luglio era previsto il taglio dell’Iva su alcuni beni di largo consumo, l’introduzione di un salario minimo agganciato ai contratti nazionali di categoria. Oltre al terzo trimestre degli sconti in bolletta alle famiglie più povere. In tempo è arrivata la proroga del taglio delle accise al 21 agosto

Intervento su fisco e pensioni entro fine anno

Il governo Draghi aveva promesso anche il taglio al cuneo fiscale da 5-10 miliardi e, con Quota 102 in scadenza a dicembre, una riforma delle pensioni frutto di una concertazione con i sindacati che avrebbe aperto fascicoli anche su lotta alla precarietà del lavoro e salario minimo. Senza un governo la legge di bilancio non può andare oltre l’ordinaria amministrazione e finisce in esercizio di provvisorio.

 

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Senza governo a rischio la terza rata da 21 miliardi del Pnrr

Sul tavolo del governo c’è soprattutto la questione-Pnrr: a inizio luglio il Mef ha chiesto a Bruxelles lo sblocco della seconda rata da 24,1 miliardi di euro degli oltre 190 previsti dall’Ue per il finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’Italia è riuscita infatti a rispettare le 45 scadenze fissate entro la fine di giugno ma entro fine anno dovrà soddisfarne altre 55, per incassare la terza. E in gioco ci sono altri 21,8 miliardi.

Si tratta di 16 traguardi e 39 obiettivi tra questi ci sono

Fondi che per essere incamerati implicano però il completamento (con tanto di decreti attuativi a corredo) di alcune riforme da parte del Parlamento e cioè:  fisco e concorrenzaPolo strategico nazionale, riorganizzazione del sistema di istruzione primaria e secondaria, l’aggiudicazione dei progetti per rafforzare la resilienza del sistema elettrico, l’aumento del 15% del gettito fiscale rispetto al 2019 attraverso le cosiddette “lettere di conformita’”, rafforzamento degli organici di tribunali penali e civili. Ma anche la nascita dell’agenzia sulla sicurezza nazionale di cyber security e altri investimenti. Tra i traguardi ci sono anche molti punti che riguardano la svolta green come l’introduzione dei criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici e lo stanziamento di fondi per appalti agrisolari, assieme al rafforzamento dello smart grid. Altro punto in discussione è l’entrata in vigore del regolamento relativo alla concessioni portuali e un intervento sui centri per l’impiego.