Gianluca Bisognani, Responsabile della Direzione Wealth Management di Crédit Agricole Italia

Crescere del 40% non è mai facile. Se, poi, lo si fa, come ha fatto Crédit Agricole Italia, in un mercato complicato come quello dei prodotti finanziari e si riesce a collocare oltre 9 miliardi di euro, c’è una sola parola che spiega l’exploit: fiducia. E per ottenerla, secondo Gianluca Bisognani, responsabile della Direzione Wealth Management della banca, ci sono quattro regole da stabilire insieme a ogni cliente: «Chiarezza di obiettivi di rendimento atteso e di rischio desiderato, definizione di un orizzonte temporale di investimento, massima diversificazione – geografica, settoriale e per stile di gestione – e soprattutto un approccio graduale e progressivo, attraverso piani di accumulo sulle componenti più volatili di portafoglio, per evitare il rischio della ricerca infinita del “timing perfetto” degli investimenti, che non esiste».

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


«Noi italiani siamo un popolo di risparmiatori, per prudenza, timore di imprevisti, sogni nel cassetto…  ma non abbiamo l’abitudine e le conoscenze per passare dai sogni ai progetti. Il risparmio, fermo e improduttivo, perde di valore nel tempo a causa dell’inflazione, che si è rialzata velocemente e probabilmente non scomparirà a breve» insiste Bisognani. «È quindi necessario affidarsi a un consulente come per tutte le scelte complesse, che ci aiuti a capire i nostri progetti di vita, per noi e i nostri familiari e come raggiungerli con una corretta pianificazione finanziaria. Come costruire un portafoglio di investimenti adatto per ognuno di noi».

La gestione di un patrimonio significa saper valorizzare, pianificare e tutelare il futuro dei clienti. Per questo Crédit Agricole ha lanciato un nuovo servizio di investimento, CA Value Advisory, in grado di offrire una consulenza completa e personalizzata. Con l’aiuto di strumenti evoluti, il consulente è in grado di analizzare tutti i principali bisogni e obiettivi del cliente e di fornire un’analisi sul patrimonio immobiliare, sul patrimonio detenuto presso terzi e su come pianificare al meglio il passaggio generazionale. Oltre a questo, Ca Value Advisory arricchisce la tradizionale consulenza finanziaria con l’ingresso di 5 nuove case di investimento e una nuova reportistica evoluta. Entro l’anno, inoltre, il servizio sarà in grado di offrire anche l’analisi della situazione previdenziale, un tema ancora sottovalutato e sul quale è presente scarsa conoscenza e consapevolezza da parte della clientela.

Oltre al proprio impegno per creare consapevolezza tra i propri clienti in ottica di educazione finanziaria, Crédit Agricole Italia ha confermato di voler investire nella formazione. In particolare, nel 2021, l’istituto di credito ha fornito a tutta la rete di banker, consulenti e gestori i corsi di specializzazione per la Certificazione Efpa Esg Advisor perché l’inserimento di tematiche ambientali, sociali e di governance è un cambiamento sostanziale nell’approccio. La sostenibilità, d’altra parte, rappresenta una linea guida che da sempre ispira il Gruppo Crédit Agricole anche negli investimenti con la Sgr Amundi, che ha già fatto evolvere il 100% dei propri fondi aperti in chiave Esg e mantiene il proprio approccio anche in un momento complicato come quello attuale. «I mercati finanziari e il quadro economico» spiega Francesco Sandrini, Head of Multi-Asset Strategies di Amundi «sono influenzati al momento da tre forze: l’inflazione e le aspettative di crescita, le risposte (fiscali e monetarie) dei politici a questi fenomeni e l’evoluzione del panorama geopolitico.  Prevediamo che le prime due forze saranno influenzate in modo crescente dalla terza, e che quindi diminuirà la visibilità generale sulle future direzioni economiche. Nonostante i recenti segnali di stabilizzazione, non è quindi il momento di rientrare aggressivamente sul mercato».