di Fabio Massimo Remoli*

Il direttore finanziario è la figura più idonea ad affrontare la problematica delle normative in continua evoluzione all’interno delle aziende. 

Come noto l’elenco delle normative a cui adeguare la propria azienda aumenta di complessità e numerosità ogni anno e i Chief Financial Officer stanno affrontando questa sfida usando tutta la loro esperienza e facendosi aiutare da risorse aziendali talentuose, che abbiano dimestichezza con i dettagli pratici, che contribuiscono attivamente al lavoro necessario per il raggiungimento della conformità e che siano in grado di esaminare e valutare i progressi in modo competente.

Con la proliferazione delle normative globali e l’aumento delle aspettative degli stakeholders, interni ed esterni, le organizzazioni sono esposte a un grado di rischio di conformità sempre maggiore. In particolare, il rischio di conformità è la minaccia alla posizione finanziaria, organizzativa o reputazionale di un’azienda derivante da violazioni di leggi, regolamenti, codici o standard di condotta.

L’alta professionalità richiesta è fondamentale per non perdere la cognizione di tutte le nuove sfaccettature degli aggiornamenti normativi e per mantenere costantemente una visione d’insieme. In questo modo il direttore finanziario, in nome e per conto dell’azienda per la quale lavora, potrà trasformare la conformità, vista solitamente come un onere gravoso, in un vantaggio competitivo.

Il ruolo del Cfo è sempre più importante ed è volto a garantire la “compliance” della società alle diverse norme che ne disciplinano l’attività, 

come per esempio la 262/05, la 81/08, la 231/01, le norme sulla sostenibilità, ecc.; in ultimo non bisogna dimenticare la regolamentazione sulla Privacy, oggi disciplinata dal GDPR – General Data Protection Regulation – UE 2016/679 – a cui il direttore amministrativo e finanziario è sensibilizzato in quanto l’obbligo alla normativa riguarda tutte le società di diritto privato e gli enti pubblici italiani.

A fronte del problema della conformità e dei regolamenti in continua evoluzione, il direttore finanziario prende l’iniziativa creando il corretto approccio alla questione della compliance e studiando una soluzione che richiede il supporto di più funzioni aziendali quali finanza, contabilità, amministrazione, bilancio e pianificazione.

Importante è creare la giusta consapevolezza, la formazione professionale e, operando come promotore del cambiamento, il direttore finanziario può sfruttare la propria visibilità all’interno dell’azienda per sensibilizzare i dipendenti sulle questioni più vincolanti.

Il team di conformità, a fronte di leggi sempre più complesse, deve essere in grado, oggi più che mai, di spiegare concetti complessi nel modo più semplice possibile.

I Cfo stanno collaborando con i Chief Compliance Officer per comprendere l’intera gamma di rischi di conformità in agguato in ogni parte dell’organizzazione. 

Il processo di valutazione del rischio aziendale derivante dall’essere non-compliant è incentrato sul mitigare i pericoli che potrebbero influire sulla capacità dell’organizzazione di raggiungere gli obiettivi strategici che il direttore finanziario ha scelto per la sua azienda.

Oggi i responsabili finanziari hanno un ruolo importante da svolgere, quale assicurare la business continuity, garantire resilienza per le operazioni aziendali critiche e avere un approccio chiave per assicurare una trasformazione digitale e automazione che consentirà di gestire il rischio e la conformità normativa, consentendo la riduzione dei costi e la gestione delle spese

*Presidente Comitato Tecnico “Corporate Governance & Compliance” di Andaf