La logistica premia il modello di Verona
Matteo Gasparato

La posizione conta, ma non è tutto. Se l’Interporto Quadrante Europa di Verona conferma la sua egemonia nel Vecchio Continente, piazzandosi al primo posto in Italia e al secondo in Europa nella classifica quinquennale stilata dalla Deutsche Gvz Gesellschaft (Dgg) di Brema, non è solo per la sua location strategica, all’incrocio delle autostrade del Brennero (direttrice nord-sud) e Serenissima (direttrice ovest-est), nonché all’incrocio delle corrispondenti linee ferroviarie. Perché la Dgg, nella sua valutazione, ha preso in considerazione ben 38 parametri di valutazione. E il Quadrante Europa sfiora addirittura il primo posto. Per un solo punto, l’Interporto tedesco di Brema (362 punti su 400) è il primo classificato contro i 361 punti di Quadrante Europa, con Verona che mantiene comunque la sua leadership tra tutti gli interporti Italiani. «Dopo essere stati per 10 anni al primo posto nelle due precedenti classifiche tra gli interporti europei, abbiano sfiorato per la terza volta il primo posto in Europa», commenta il presidente dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, Matteo Gasparato: «Verona si conferma alla pari di quello di Brema leader fra le infrastrutture logistiche intermodali nella logistica italiana e europea, un modello a cui guardano con attenzione anche gli altri Paesi. Ritengo che tale risultato sia merito dell’ente di gestione dell’Interporto – il Consorzio ZAI –, delle sue società controllate, ma soprattutto merito dell’attività svolta dalle oltre 140 aziende di logistica e di trasporto operanti nell’area del Quadrante Europa».Gestito e ideato dal Consorzio Zai con piano particolareggiato approvato dalla Regione Veneto, l’Interporto Quadrante Europa si estende su una superficie di 2.500.000 mq, con espansione prevista fino a 4,2 milioni di metri quadrati. Nel suo Parco di attività logistiche sono insediate oltre 100 aziende con 10mila addetti, diretti e indiretti e ogni anno transitano nell’Interporto oltre 7 milioni di tonnellate di merci su ferrovia e 20 milioni di tonnellate su gomma. 

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A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.



Nell’Interporto Quadrante Europa transitano ogni anno oltre 7 milioni di tonnellate di merci su ferro e altri 20 trasportati su gomma

Non stupisce quindi trovarlo nuovamente sul podio della classifica stilata dall’istituto di Brema in collaborazione con l’associazione europea delle piattaforme logistiche (Europlatform), il cui scopo è quello di dimostrare lo sviluppo e il costante cambiamento del panorama logistico negli ultimi cinque anni, oltre a costituire un ‘occasione per scoprire quali suggerimenti si debbano concretizzare per un ulteriore sviluppo. Per la classifica 2020 sono stati individuati in particolare 38 criteri di valutazione, determinati e ponderati. Così, tra i fattori che hanno confermato il primato dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, quello degli occupati -13 mila lavoratori tra diretti e indiretti, contro le circa 4 mila unità degli altri soggetti – così come la capacità terminalistica: è impressionante il volume della capacità complessiva dell’Interporto Quadrante Europa Verona con 800mila unità di carico, mentre il valore medio in Europa si attesta sulle 135mila mila unità di carico. Il dato specifico della capacità di carico dei terminali risulta ancora più significativo, vedendo nuovamente il Quadrante Europa in testa alla classifica, con un carico massimo di lavoro di 730mila unità a fronte di una media Europea di 75mila. Rilevante è stato anche il ruolo del settore informatico che, grazie alla controllata Quadrante Servizi, ha permesso di raggiungere elevati standard di efficienza del comparto Ict, fattore che ha acquisito un peso notevole con i nuovi criteri introdotti. «Il risultato», conclude il presidente Gasparato, «ci sprona comunque a lavorare sempre meglio, ad aumentare la qualità e la varietà dei servizi offerti dall’interporto di Verona e ad investire nello sviluppo di nuovi terminali per espandere sempre di più la capacità terminalistica del nostro interporto, attuare delle politiche di sviluppo green con l’obiettivo di incentivare sempre di più il trasporto su ferrovia, decongestionando la rete autostradale italiana e contribuendo ad abbassare i livelli di inquinamento».