Il nuovo asset del social housing

Dopo mesi a casa con la mamma, nella loro cameretta da bambini, gli universitari non vedono l’ora di rientrare in città. Sarà (anche) per questo che Giovanni Maria Benucci, a.d.di  Fabrica Immobiliare Sgr, il più grande proprietario italiano di studentati, con 500mila posti letto, non è afffatto preoccupato. Anzi. «Come investitori di lungo periodo avremo il tempo di raccogliere i frutti. La nuova moderna formazione attrarrà nuova domanda, in uno scenario che vede già una bassissima copertura del fabbisogno (appena il 10%), così come le nuove tipologie di residenzialità, basate sempre meno sullo spazio fisico e sempre più su infrastrutture e servizi». Fabrica Immobiliare fa rotta verso sud con nuovo modelli di residenzialità: «Abbiamo appena lanciato un prodotto destinato al residenziale in affitto, con una dotazione di 350milioni di euro, per investire su un residenziale moderno, in cui il cliente non è più solo un conduttore, ma un fruitore di servizi, dalla baby sitter alla fornitura di energia elettrica a condizioni di vantaggio. È un modello consolidato nel resto d’Europa, adatto alla grande città, ma che presto diventerà lo standard richiesto anche i provincia». E poi c’è il senior housing: «Lanceremo entro fine anno un prodotto destinato a investire in senior housing con servizi condivisi non orientati al tema dello schiettamente assistenziale, ma alla qualità della vita degli over 65, con una dotazione di 250-300milioni. Il residenziale comincia a diventare un’asset class moderna in Italia».