Alessandro Santoliquido, amministratore straordinario di Eurovita

Eurovita, il salvataggio di sistema prende una nuova forma per mettere in sicurezza clienti e dipendenti, all’indomani di una nuova riunione del comitato esecutivo dell’Ania: le gestioni separate di ramo primo sarebbero scorporate, e rilevate da un pool di compagnie assicurative guidate da Poste Italiane e Intesa Sanpaolo. La stessa Eurovita, ricapitalizzata, oltre a cambiare nome continuerebbe ad operare esclusivamente con il portafoglio dei prodotti unit linked; l’azionariato sarebbe diffuso tra compagnie assicurative e banche che hanno distribuito quelle polizze, dal Credito Emiliano a Banca Fineco. Questo quanto risulta a MF-Milano Finanza.

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Eurovita, il salvataggio di sistema: la ricapitalizzazione è in vista

L’ipotesi dello scorporo delle gestioni separate non è nuova: era già stata avanzata nelle scorse settimane, e ora sarebbe tornata in auge. Per quanto riguarda la ricapitalizzazione della compagnia, i 300 milioni o poco più necessari non sono una cifra irraggiungibile. L’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha fatto sapere di essere pronto a partecipare a un’operazione di sistema per Eurovita, parlando di «un tema che non è di grandissima rilevanza, almeno in termini di dimensione». Anche l’attuale azionista Cinven, che ha già versato 100 milioni a fondo perduto potrebbe fare una nuova mossa. La cifra sarebbe quindi a portata di mano di banche e assicurazioni messe insieme.

Eurovita, la partita dei riscatti anticipati

La partita più delicata è quella degli eventuali riscatti anticipati che potranno chiedere i clienti una volta sbloccate le polizze, dal primo luglio. Quelli delle gestioni separate valgono 9 miliardi.

Se la scelta sarà quella di mantenere tutti gli asset in Eurovita, alla compagnia assicurativa in amministrazione straordinaria guidata da Alessandro Santoliquido le banche garantiranno prestiti (si è parlato di 2 miliardi di euro), ottenendo in cambio i titoli di Stato sottostanti le polizze a mo’ di pegno. Se invece si deciderà di scorporarle sarà il pool che avrà acquisito le gestioni separate a dover gestire i riscatti che, vista la presenza di grandi compagnie, potrebbero essere più contenuti.