Con le terme la stagione dura un anno
L’imprenditore e albergatore Antonio Impagliazzo, di ischia, che guida il «Sorriso Termae resort e spa»

Il turismo termale rappresenta un’importante risorsa per l’economia del paese. Di grande attualità e in discussione alla Camera  il testo che punta ad  aggiornare la normativa di riferimento, la legge quadro che disciplina il  settore termale (legge 323 del 2000). Il tema non è marginale: se si citano i dati del Rapporto Federterme (Associazione Italiana di categoria delle industrie termali e delle acque minerali) le imprese italiane classificate come aziende termali sono 378. Offrono, complessivamente, 27.867 posti letto, oltre 60.000 gli addetti. Le regioni con il più alto numero di stabilimenti termali sono Campania e Veneto, seguite nell’ordine da Emilia-Romagna, Toscana, Lazio  e Lombardia. L’Italia è settima nella classifica dei primi 10 paesi del globo per fatturato del wellness tourism. Favorire il rilancio del settore termale in un contesto finanziario pienamente sostenibile, come volano per la crescita economica e sociale dei territori termali è il principale argomento in discussione sul tavolo, oltre che interesse degli operatori,  dal nord al Sud dell’Italia.

Ad accogliere con favore la discussione in corso è  l’imprenditore ed albergatore del Sorriso Termae Resort e Spa di Ischia Antonio Impagliazzo. «Una risorsa così importante per l’economia turistica nazionale come il termalismo», spiega l’imprenditore, «da tempo meritava la giusta attenzione legislativa. E’ auspicabile che queste proposte confluiscano in buone prassi per lo sviluppo e la riqualificazione del comparto termale, ma anche dalle infrastrutture, della formazione e delle convenzioni».

«Ischia è un’isola – prosegue Antonio  Impagliazzo – completamente adagiata sulle falde di acqua termale e sorgenti minerali. Il comparto termale rappresenta per noi il bacino primario di utenza, completamente slegato  dal turismo  mare e spiagge che aggiunge come fattori di competitività anche il “fare sistema” e l’organizzazione di eventi». Infine conclude l’albergatore, «il valore aggiunto potrebbe esser dato dalla creazione di un ufficio centralizzato per il marketing e turismo, che lavori per la valorizzazione dell’intera isola».