Le azioni di Oracle hanno subito un calo dopo che le vendite trimestrali non hanno stupito gli investitori. Il colosso del software aziendale, è da tempo un barometro della domanda di tecnologia da parte delle aziende. E per la maggior parte di quest’anno le letture sono state ottimistiche, con un’impennata del titolo del 55%. Ma questa tendenza al rialzo, come tutte le cose belle, alla fine si è conclusa.
L’azienda non si è limitata a mancare gli obiettivi di fatturato dello scorso trimestre, ma ha anche ridotto le proiezioni per il trimestre in corso. Le ragioni sono molteplici, ma la principale spina nel fianco di Oracle è il rallentamento della crescita delle vendite nel cloud, che rappresenta un potenziale ostacolo alla sua ambiziosa espansione nel mercato del cloud. Ma non è detto che il tempo sia sempre burrascoso. I segni vitali finanziari dell’azienda includono un robusto margine lordo del 72% e un margine operativo del 40%, il che suggerisce che non solo sta guadagnando bene, ma sta anche spendendo saggiamente. Quindi, anche se i ricavi hanno subito una battuta d’arresto, la crescita degli utili rimane solida.
Oracle, tradizionalmente celebrata per la sua bravura nei database, sta ora cercando di scalare le classifiche anche come concorrente del settore cloud, sperando di poter competere con colossi come Amazon e Microsoft. Ma il viaggio si sta rivelando impegnativo. Con le aziende che stanno ricalibrando le loro strategie digitali post-pandemia e con gli attori già affermati che catturano l’attenzione dei clienti, le ambizioni cloud di Oracle sono destinate ad affrontare una forte concorrenza.
L’ingresso di Oracle nell’IA è stato accolto con entusiasmo e scetticismo. Da un lato, l’azienda ha annunciato contratti per oltre 4 miliardi di dollari per il suo servizio cloud incentrato sull’AI, dipingendo un quadro promettente. Dall’altro, però, la crescita dell’infrastruttura cloud di Oracle si è affievolita negli ultimi tempi. Certo, l’impatto immediato dell’IA sui ricavi è ancora oggetto di dibattito, e il potenziale a lungo termine di questa tecnologia potrebbe ancora essere una svolta per Oracle. Per il momento, però, gli investitori sono alla ricerca di risultati più tangibili.