La domanda che in tanti si pongono è: quando arriva la Naspi? Naspi 2022: cos’è e i requisiti richiesti dall’Inps. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come funziona.
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Cos’è la Naspi
La nuova Naspi (acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una misura istituita per garantire una continuità di reddito per coloro che incorrono in un periodo di disoccupazione involontaria. È stata introdotta dal governo Renzi nel quadro del cosiddetto Jobs Act (Decreto Legislativo del 4 marzo 2015, numero 22). Tale atto ha previsto anche la Disoccupazione per i Collaboratori (Dis-Coll) e l’Assegno di Disoccupazione (Asdi).
Prima del 2013 (riforma Fornero) era in vigore l’indennità di disoccupazione di 2 tipi:
- Indennità di disoccupazione ordinaria;
- Indennità di disoccupazione con requisiti ridotti.
La Riforma del lavoro Fornero sostituì i precedenti trattamenti di indennità di disoccupazione con degli ammortizzatori che furono chiamati Aspi e MiniAspi.
Come si calcola la Naspi
Per capire quanto vi spetta bisogna scaricare il prospetto delle rate sulla pratica che trovate collegandovi sul sito MyInps o Inps.it . Si entra con le proprie credenziali Spid, Cis o identità digitale.
Oppure potete contattare il Contact Center dell’Inps telefonando al numero gratuito 803164, o da cellulare allo 06 164 164. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).
Per il calcolo della Naspi occorre sommare tutte le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali ricevute negli ultimi 4 anni, e dividere il risultato per il numero di settimane di contribuzione. Infine, il quoziente ottenuto deve essere moltiplicato per il coefficiente 4,33. Se dal risultato di tale calcolo la retribuzione mensile è pari o inferiore al minimale mensile fissato dall’Inps che è di 1.250,87 euro (importo aggiornato al 2022), l’importo della Naspi è pari al 75% della suddetta retribuzione.
Quando la soglia supera i 1.250,87, a questo 75% bisognerà aggiungere un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. L’importo massimo dell’indennità non può superare i 1.360,77 euro al mese (importo aggiornato al 2022).
Quanto dura la Naspi
L’indennità è calcolata in base alla retribuzione media percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni e per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione versata negli ultimi 4 anni, per una durata massima di 24 mesi, al termine dei quali è possibile richiedere l’assegno sociale mensile di 468,10 euro, pagato per tredici mensilità l’anno.
Requisiti per richiedere la Naspi
Per richiedere la NASpI bisogna andare dal proprio patronato essere ex lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, che hanno perduto involontariamente l’occupazione. Possono richiederla anche:
- Apprendisti;
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
- A partire dal 1° gennaio 2022 la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge n. 240 del 1984.
Chi non può chiedere la Naspi:
- Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- Operai agricoli a tempo determinato;
- Lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
- Lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- Lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.
Come si chiede la Naspi
Per richiedere la Naspi meglio farsi assistere o rivolgersi da un patronato, un Caf o un commercialista.
Quali documenti servono per la Naspi
Per la domanda serve una copia della carta d’identità e codice fiscale del richiedente. Inoltre, occorre l’ultima busta paga. A seconda dei casi, servono anche, o la lettera di licenziamento o UNILAV* Contratto di lavoro, qualora la richiesta di NASpI avviene a scadenza contratto tempo determinato.
Come si ottiene la Naspi
L’indennità può essere riscossa tramite accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto postale o tramite bonifico presso ufficio postale nel CAP di residenza o domicilio del richiedente. Il conto corrente deve necessariamente essere intestato o cointestato al richiedente la prestazione.
Secondo le vigenti disposizioni di legge, le pubbliche amministrazioni non possono effettuare pagamenti in contanti per prestazioni il cui importo netto superi la soglia stabilita dalla legge (attualmente 1.000 euro).
Entro quando bisogna chiedere la Naspi
La domanda di disoccupazione può essere presentata sin dal giorno successivo a quello del licenziamento o scadenza del contratto di lavoro. Ma non oltre 68 giorni, a pena di decadenza dal diritto a ricevere la prestazione.
Differenza tra Naspi e indennità di disoccupazione
Con la Naspi tuttora in vigore cambia che l’indennità di disoccupazione attualmente si riduce del 3% ogni mese a partire dal primo giorno del sesto mese di fruizione. Comincia a ridursi dall’ottavo mese se chi la riceve ha più di 55 anni. Per i casi di disoccupazione avvenuti fino al 31 dicembre 2021 invece il cosiddetto décalage (la riduzione) avviene a partire dal quarto mese di fruizione.
Invece, la vecchia indennità di disoccupazione ordinaria, prevedeva il 60% dello stipendio (lordo) precedentemente percepito per 6 mesi, il 50% dello stipendio (lordo) dal 7º all’8º mese, il 40% dello stipendio (lordo) per i restanti mesi (solo per lavoratori con più di 50 anni di età).
Quando arriva la Naspi
Dalla richiesta al primo accredito può passare del tempo. Quest’estate, molti bidelli e insegnanti con contratto in scadenza a fine giugno hanno ricevuto il primo bonifico anche a metà settembre, a causa dei disservizi e del sottorganico del personale Inps. Purtroppo per la disoccupazione Naspi non c’è un giorno stabilito per gli accrediti dei pagamenti, ma di solito l’importo viene percepito dopo il giorno 15 di ogni mese.