Adesioni oltre il 70% per l’Ops Intesa-Ubi. Il dato pubblicato da Repubblica certifica il grande interesse da parte dei soci Ubi per l’operazione. Quindi, al momento, la banca di Carlo Messina conquista i due terzi del capitale dell’istituto guidato da Victor Massiah (in foto).
Prosegue anche il buon andamento su Piazza Affari per entrambi i titoli. Stamattina, riporta Adnkronos, sia Ubi che Intesa sono in (modesto) rialzo dopo lo sprint iniziale. Ca’ de Sass resta in area 1,79 euro ad azione, con un guadagno dello 0,24%. Ubi segna +0,35% a 3,59 euro.
L’opposizione di Massiah all’offerta di pubblico scambio sembra essere sempre più in difficoltà, nonostante il suo cda abbia ribadito il suo no soltanto qualche giorno fa. Un voto quasi unanime, ad eccezione di Paolo Bordogna, consigliere titolare di 8.569 azioni assente quel giorno, che oggi esce allo scoperto e annuncia la sua addesione all’operazione di Intesa.
La leadership del consigliere delegato non può che uscire indebolita da quella che in molti già definiscono una sconfitta. Tanto che il Sole 24 Ore poche ore fa non escludeva che lunedì prossimo, in occasione dell’approvazione del bilancio commerciale semestrale, l’assemblea dei soci potrebbe discutere anche le eventuali dimissioni da parte di Massiah.
Nel frattempo arriva anche l’endorsement di Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, per il quale il polo bancario che nascerebbe dalla fusione Intesa-Ubi, “saprà offrire il suo contributo alla ripresa economica, con particolare attenzione a chi vive, lavora e opera sui territori. E’ un’azione positiva che potrà portare benefici agli attori coinvolti e che, guidata da quella responsabilità sociale da sempre mostrata dai due istituti, potrà generare valore anche per il tessuto economico e sociale delle comunità locali”.
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Fosti si congratula con Messina, il quale “non ha mai smesso di credere in questo progetto, pur tra molteplici difficoltà e in un quadro complessivo totalmente stravolto dalla pandemia. La competenza di chi ha promosso l’iniziativa e l’oggettiva risposta del mercato hanno dato concretezza ad un percorso che è appena cominciato e che, sono certo, coinvolgerà in modo costruttivo le diverse componenti di questo importante polo di cui oggi vediamo la nascita. L’offerta pubblica di scambio di Intesa Sanpaolo verso Ubi Banca è un’operazione di razionalizzazione che consolida il sistema bancario del nostro Paese, rafforza Intesa Sanpaolo e tende a valorizzare l’importante potenziale di Ubi Banca”.