Goldman Sachs punta sull’Asia in chiave anti-inflazione

Gli investitori sono sempre più ansiosi che la Federal Reserve possa aumentare i tassi di interesse negli Stati Uniti, il che renderebbe i prestiti più costosi e le azioni meno attraenti. Questo ha portato a un recente sell-off delle azioni globali, ma anche – secondo Goldman – a un’opportunità di acquisto sotto forma di azioni asiatiche.
Ci sono un paio di ragioni per questo. Da un lato, la banca d’investimento si aspetta che la regione benefici di un forte rimbalzo economico dopo il crollo causato dalla pandemia. In secondo luogo, ha esaminato periodi simili nella storia e non pensa che ci sarà un’altra brusca mossa verso il basso nelle azioni della regione, anche se gli investitori si innervosiscono sui tassi di interesse. Mettete insieme questi fattori, e Goldman ha segnato un rialzo del 13% per le azioni asiatiche (escluso il Giappone) entro la fine dell’anno.
Goldman è particolarmente entusiasta di un paio di settori asiatici. In primo luogo, le compagnie energetiche, i cui prezzi delle azioni sono stati in ritardo sia rispetto all’aumento del prezzo del petrolio sia rispetto al mercato azionario asiatico più ampio, fin dalla profondità del crollo dello scorso anno. Questo dovrebbe renderle più economiche e meglio posizionate di molte altre per sovraperformare nei prossimi mesi. E in secondo luogo, le compagnie di assicurazione: anche i loro titoli hanno sottoperformato il mercato più ampio, e i tassi più alti dovrebbero portare a rendimenti più elevati sulle obbligazioni nei loro portafogli di investimento.
Nel frattempo, Goldman pensa che i titoli internet e media asiatici  siano ormai troppo costosi. Questo è particolarmente vero perché le loro valutazioni tendono a cadere di più dei loro rivali quando i tassi di interesse aumentano. Questo potrebbe spiegare perché il mercato azionario cinese – che ha aggiunto sempre più azioni internet ai suoi ranghi – è sceso di più di tutti i mercati azionari della regione nelle ultime settimane.

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