Essere stimati come partner essenziali sia dalle banche che dai loro clienti, grandi e medie imprese familiari, è la quadratura del cerchio riuscita a Wepartner, un caso più unico che raro in Italia nell’advisory finanziario. Che lavora senza strepiti e garantendo la massima riservatezza e professionalità. Ha sempre preferito i fatti al chiasso, per quanto il “nome omen” che i soci fondatori – Angelo Provasoli, Guido Corbetta, Pietro Mazzola, Lorenzo Pozza, Alessandro Cortesi e Massimiliano Nova – hanno scelto parli da solo: “Noi partner”.
«Sì, la forza di quest’impresa sta nel passaparola dei clienti che lavorano con noi», spiega Guido Rivolta, consigliere delegato di Wepartner e già amministratore delegato di Cdp Equity, «ed anche l’origination del nostro lavoro proviene soprattutto da canali relazionali. Ma ora stiamo iniziando ad affiancare a queste due modalità di rap¬porto col mercato anche alcune metodiche più proattive».
Già: perché le opportunità da cogliere sono tante. Le tre transizioni – digitale, ecologica ma anche geopolitica – che tutte insieme bussano alla porta delle imprese sono uno stress-test da crisi di nervi. E le imprese italiane – questo stress-test se lo stanno beccando tutto addosso, in pieno. E hanno bisogno di qualcuno al fianco. Meglio se questo qualcuno sa fare di tutto, in fatto di consulenza strategica all’impresa: fornendo professional advisory, fungendo da advisor finanziario, occupandosi di family-business e consulenza di management.
«Siamo un gruppo di professionisti ben strutturato in grado di assicurare sempre un elevato livello di seniority su tutti i progetti» spiega Rivolta.
«Il nostro è un approccio distintivo e integrato, e i nostri clienti lo sanno bene», sottolinea con forza Rivolta, che con Guido Corbetta, e altri 5 Founding Partner con profili d’eccellenza, gestisce l’azienda. Al loro fianco un team di oltre 50 professionisti tra Partner, Director, Manager, Associate e Analyst con competenze trasversali a tutti i diversi settori che garantiscono la massima efficacia e la continua disponibilità di una consulenza sinergica su ciascun progetto. «Molto semplicemente, noi lavoriamo in pool dove il senior c’è e viene affiancato dal junior, restando comunque in presa diretta col deal».
È un metodo di lavoro rivendicato con orgoglio anche nei casi in cui i clienti siano grandi aziende, come l’intervento in qualità di advisor finanziario nella gestione dell’importante operazione di rifinanziamento e ricapitalizzazione di Ansaldo Energia appena conclusa da un pool di banche che avevano per advisor Lazard, appunto affiancato da Wepartner, come consulente finanziario nella sottoscrizione degli accordi di estensione al 2027 dei finanziamenti a medio-lungo termine e nella sottoscrizione della nuova linea di credito assistita dalla garanzia Sace Supportitalia, a sostegno del piano industriale 2022.
In questo caso, il team di Wepartner che ha assistito le banche finanziatrici è stato guidato personalmente da Guido Rivolta con il Partner Massimo De Buglio e il Manager Davide Giovannini.
«Siamo flessibili e indipendenti: ecco le nostre altre peculiarità», elenca Rivolta. «Siamo riconosciuti sul mercato anche per l’area del Professional Advisory guidata dal Founding Partner Alessandro Cortesi, professore ordinario di Contabilità e Bilancio nell’Università Cattaneo – Liuc, grazie all’expertise e alle competenze specifiche detenute in ambito di tematiche valutative, contenziose, contabili e in operazioni straordinarie.
Una ulteriore specializzazione di Wepartner riguarda quel business bellissimo e spinoso che è il “family business”». Anima di questo filone di business è il vicepresidente e partner fondatore della società Guido Corbetta, professore ordinario di “corporate strategy” all’Università Bocconi e titolare della cattedra Aidaf-Ey in “strategic management” of Family Business. Corbetta – per intendersi – è considerato un autorevole “influencer” in fatto di family business, avendo lavorato come consulente o consigliere di amministrazione per quasi 200 imprese familiari ed essendo consigliere d’amministrazione di società come De Agostini, The Equity Club, Feralpi, Frescobaldi, Gruppo Fontana, Ponti, Sofidel e Vitale Barberis Canonico.
«L’azienda familiare – sintetizzano in Wepartner – ha bisogno di un trattamento che tenga conto dei problemi a volte innanzitutto relazionali ed emotivi che questo genere d’impresa si trova a fronteggiare, prima o con maggior fatica che non i problemi di mercato». Questa vasta esperienza verticale sul family business ha collocato Wepartner in una posizione da osservatorio privilegiato del family business italiano, e questa competenza sul mercato si vede.
Quanto a sé stessa come impresa, Wepartner persegue una strategia di crescita dimensionale non bulimica. Dai 13,5 milioni di ricavi dell’ultimo bilancio vuole e può crescere dotandosi anche di un’antenna” internazionale, ma più mettendo a fattor comune le relazioni con i vari clienti che aggiungendone tanti rispetto ai circa 150 che annualmente danno un mandato alla società.
Nel frattempo – com’è bene che faccia qualsiasi società “di persone” – Wepartner sta lavorando per assicurare continuità a sé stessa, reclutando professionisti under-40, «perché l’orologio anagrafico vale per tutti – dice Rivolta – ed alcuni validissimi giovani li abbiamo già a bordo»