Very large online platforms, sono sono 19 I siti web dal 25 agosto sotto sorveglianza dell’Ue. Sono le Very large online platform, o Vlop, che hanno più di 45 milioni di utenti attivi al mese. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, si tratta di AliExpress di Alibaba, Amazon Marketplace, App Store della Apple, Booking.com, Facebook, Google Maps, Google Play, Google Search, Google Shopping, Instagram, Linkedin, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia (che, fondazione non profit con entrate per soli 154 milioni di dollari, ha solo 700 tra dipendenti e collaboratori retribuiti in tutto il mondo), Youtube, Bing della Microsoft, Zalando. Altre quattro o cinque aziende sono sotto esame: i numeri di siti come PornHub sembrano sottostimati.

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Very large online platforms: moderatori per ogni lingua dell’Ue

Questi siti web avranno l’obbligo di eliminare contenuti illegali, assumere “moderatori” del linguaggio (per ogni linguaggio dell’Unione) e inviare alla Commissione Ue un rapporto con la valutazione dei rischi e il dettaglio degli interventi. Il mancato rispetto delle norme può portare a multe fino al 6% delle entrate o alla chiusura del sito. «Riteniamo che queste 19 piattaforme e motori di ricerca siano diventati sistematicamente rilevanti e abbiano speciali responsabilità nel rendere più sicuro interne», ha detto il Commissario Ue al Mercato interno Thierry Breton. Per quanto riguarda Facebook, Breton ha aggiunto che «gioca un ruolo importante nella costruzione dell’opinione pubblica», in particolare in alcuni paesi dell’Europa centrale, e a proposito della guerra in Ucraina.

Regole differenziate per Wikipedia

Le regole del Digital Services Act, approvate a fine 2022, si applicano in via generale a tutti i siti web, con obblighi rafforzati per le Vlop, per «fermare il far west digitale». Ma le tensioni non mancheranno: la vigilanza richiesta dalle norme è molto elevata, e alcuni siti hanno una forza lavoro limitata – si pensi a Twitter e ai massicci tagli al personale imposti da Elon Musk. «Non possono agire come se fossero troppo grandi per agire», ha però detto Breton. Per Wikipedia, che ha un innegabile ruolo di diffusione del sapere e si fonda sulla reciproca vigilanza degli stessi collaboratori volontari, l’act europeo, poi imitato dall’analogo Online Safety Bill britannico, sembra ammettere regole differenziate.