Il lusso ha concluso il semestre in bellezza superando le aspettative degli analisti. Lo confermano i dati semestrali delle principali società italiane del settore. Tra le notizie più rilevanti spicca l’acquisizione del 30% di Valentino da parte di Kering, società francese che controlla anche Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Pomellato. Il prezzo dell’operazione si aggira intorno a 1,7 miliardi di euro. L’accordo prevede un’opzione per il gruppo guidato da François-Henri Pinault per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Valentino entro il 2028. La storica maison italiana continuerà ad essere sotto il controllo di Mayhoola for investments, società del Qatar che detiene la maggioranza.

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Valentino, Kering acquisisce il 30%

La transazione fa parte di una più ampia partnership strategica tra il gruppo francese e Mayhoola, che potrebbe portare la società del Qatar a diventare azionista di Kering. Il tutto avviene a poco più di una settimana da altri importanti cambiamenti comunicati da Parigi: Marco Bizzarri lascia Kering. Dal 2015 era ceo di Gucci, marchio di punta del gruppo. Francesca Bellettini, che resta anche Geodi Saint Laurent, ricoprirà il ruolo di vicepresidente del gruppo. Valentino ha chiuso un ottimo 2022, con ricavi a +15% a 1,42 miliardi ed Ebitda in salita del 118% a 337 milioni. L’azienda di alta moda ha annunciato cambiamenti organizzativi nel marketing e comunicazione. Confermati il direttore creativo Pier Paolo Piccioli e il ceo Jacopo Venturini.

Lusso continua a crescere nel 1° semestre

In risalto i numeri relativi al 1° semestre di Kering. Spicca la crescita a due cifre di Prada, Zegna, Moncler, Tod’s, Lvmh e Cucinelli. Il gruppo francese invece è quasi fermo: le vendite del primo semestre sono cresciute del 2% alo,135 miliardi di euro (+2% a tassi comparabili e correnti), un quarto di quelle di Lvmh, che hanno superato i42 miliardi. Il risultato operativo è stato di 2,74 miliardi, in calo del 3 %a tassi comparabili, con un’incidenza sulle vendite del 27%. Nelle ore precedenti all’annuncio di Kering, i dati semestrali delle aziende e dei grandi gruppi del lusso italiano ed europeo avevano tutti confermato crescite a due cifre di ricavi e redditività.

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Mayhoola mantiene il controllo della maison italiana

Deludono i ricavi della società francese, cresciuti “solo” del 2% a 10,135 miliardi, con utile operativo a -3%. Occorre continuare a investire sui marchi in portafoglio, sulle strategie commerciali e di comunicazione, sulla transizione digitale e sulla sostenibilità. L’obiettivo è duplice: rendere sempre più desiderabili quasi indipendentemente dal prezzo i prodotti e rafforzare il legame coni clienti finali, le community di riferimento di un brand, come ama definirle Remo Ruffini, presidente e ad di Moncler. I numeri mettono in luce la solidità del comparto: Prada ha chiuso il semestre con ricavi per 2,23 miliardi (+20%), Zegna è arrivato a 9o3 milioni (+23,9%).