Negli ultimi anni il fenomeno del Buy Now Pay Later (BNPL), o “compra ora paga dopo”, ha guadagnato rapidamente popolarità in tutto il mondo. In Italia, sebbene il metodo di pagamento online più diffuso sia ancora la carta, usata soprattutto per completare transazioni di valore elevato, il BNPL registra una crescita annua a due cifre. I prodotti BNPL erogati nel nostro Paese hanno infatti fatto registrare un deciso incremento del +47% nel 2022, in ulteriore accelerazione rispetto al +35% del 2021, confermando dei ritmi molto superiori rispetto alla crescita del credito al consumo small ticket tradizionale (che si è attestato a +13% nel 2021 e +5% nel 2022).

Queste le principali evidenze di un’analisi che CRIF ha effettuato sul proprio ecosistema di dati – che conta oltre 90 milioni di posizioni creditizie – per evidenziare le caratteristiche reali del fenomeno. “L’industria del BNPL nel nostro Paese sta vivendo una crescita significativa, con sempre più aziende che offrono questo servizio ai clienti e con un incremento dei player specializzati nel proporre questo tipo di facilitazione. Le nuove abitudini di acquisto degli italiani – sempre più propensi a e-commerce, digitale e nuove tecnologie finanziarie – e la maggiore accettazione da parte dei commercianti hanno reso il BNPL un’opzione di pagamento comune sui siti web e in numerosi negozi fisici, soprattutto per acquisti di importo contenuto e sotto i 500 euro” – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

Il rischio? Accumulare troppi impegni rateali – questo risulta a noi di Economy – senza tener conto del loro complessivo gravame e non farcela. Qualche avvisaglia del problema esiste già: bisogna stare all’occhio!