L’intelligenza artificiale non è più un fenomeno da laboratorio. Nel mondo esprime già un business attorno ai 20 miliardi di dollari, in crescita del 40% all’anno fino al 2021, spinto dai più diversi settori. Gli Stati Uniti guidano e la Cina insegue, guardando all’Ai come leva per il primato tecnologico. Anche in Italia l’Ai cresce: nel 2018 ha generato domanda per 135 milioni di euro e supererà i 430 milioni nel 2021. A fronte di un mercato digitale italiano pari a 72 miliardi, non è tuttavia in termini di numeri che si esprime l’importanza dell’Ai ma in termini di strategicità: guida autonoma o assistenti vocali sono solo la punta di un iceberg che si sta ingrossando e che si estende al più ampio spettro delle applicazioni evolute. Funzionando sulla base di algoritmi aperti e tecniche di autoapprendimento, le tecnologie Ai sono la chiave per trattare quantità di dati gigantesche, correlarli, presiedere in automatico all’erogazione di un servizio mirato.
Le banche, così come le assicurazioni, già impiegano l’Ai nei sistemi antifrode e di supporto al risk management e sarà cruciale per interagire con la clientela retail, in parallelo all’evoluzione dell’on-line banking. Nell’industria la spinta alle soluzioni di Ai viene dalla crescente disponibilità di dati provenienti da sensori sui macchinari, le applicazioni riguardano prevalentemente la manutenzione predittiva, e in combinazione con l’IoT sarà la base per elaborare sistemi capaci di intervenire sulle linee per integrare produzione e logistica in condizioni di estrema variabilità e innalzare i livelli di sicurezza.
Nelle Utility, dove già si fa uso di algoritmi di analisi predittiva per la manutenzione delle reti di distribuzione, gli sviluppi riguardano il bilanciamento di smart grid locali, dove confluisce anche la produzione di energia da fonti rinnovabili e, nelle aziende di vendita, per ricalibrare il servizio in modo dinamico per singolo utente. Infine in ambito pubblico, AI e Advanced Analytics possono diventare un driver per la razionalizzazione e integrazione delle numerose basi di dati della Pa per una più semplice circolazione delle informazioni tra amministrazioni e ugualmente l’Ai potrà favorire importanti avanzamenti nel campo della Sanità per le attività di diagnosi e prevenzione dalle malattie.
*Presidente di Anitec-Assinform