I numeri che Unicredit registra nei propri bilanci dicono che il gruppo gode di buona salute per quanto riguarda i profitti, in particolar modo sul mercato dell’Est Europa. Nel corso del 2018 la divisione Cee (central and east Europe) guidata da Carlo Vivaldi ha portato a casa 1,72 miliardi di euro segnando una crescita del 17,3%.
Milano Finanza nota come questa sia una performance ben superiore a quella delle altre divisioni dell’istituto. Basti pensare al Commercial Banking Italy, fermo a 1,32 miliardi. Le performance della regione est europea sono tali (11 miliardi in sette anni) che hanno superato il contributo (10,4 mld) del corporate & investment banking del gruppo.
I fattori che hanno portato a questi risultati sono sia di natura politica che economica: tassi di crescita, investimenti privati e politica monetaria. Insieme a questi un importante ruolo lo ha rivestito il potenziamento delle analisi quantitative con sistemi automatizzati e la crescita della clientela online. La tecnologia ha un tale peso nei rendimenti della regione che i suoi titolari, Niccolò Umbertalli e Gianfranco Bisagni, sono destinati ad andare alla guida della prossima evoluzione del Cee: l’area commercial banking central and eastern Europe.