Volete togliervi lo sfizio di “provare” l’avveniristico Bosco Verticale a Milano, oppure vi incuriosisce l’ex centrale termica di Cannaregio a Venezia, o ancora vorreste vivere l’emozione di soggiornare in un palazzetto dai soffitti affrescati nel cuore antico di Firenze o Bologna? Se l’acquisto è al di là del vostro portafogli, perché non scegliere la strada della locazione? Magari breve. Con 73 euro a notte a persona, per esempio, si può affittare un appartamento per un weekend nel Bosco Verticale, il gioiello simbolo del Progetto Porta Nuova di Milano, dove un bilocale di 72 mq viene venduto a 1,1 milioni di euro (oltre 15.000 al mq). Spostandoci a Bologna, si può dimorare nel quattrocentesco palazzo Banchi che si affaccia sulla piazza Maggiore, al costo di 56 euro a notte a persona. Nello stesso palazzo un trilocale costerebbe fino a 1 milione di euro (più di 12.000 al mq). Invece, una notte a Maggio Palace, appartamento che sorge in zona Oltrarno a Firenze, progettato dall’architetto rinascimentale Baccio d’Agnolo, interamente affrescato con pitture del 700 e pavimento originale in cotto del 500, “costa” 77 euro a persona. Nella vicina via dei Serragli cinque locali di 160 mq si possono acquistare per 1 milione e 500.000 euro (oltre 9.300 al mq). Sempre 77 euro a notte è il costo a persona se si opta per la dimora di via Del Basilico a Roma, a due passi da piazza Barberini, dove un quadrivani di 137 mq in un palazzo di via Crispi è in vendita a 1 milione e 350mila euro (oltre 9.800 al mq). Nei nuovi appartamenti di palazzo Mazzoni, ricavati nella locale ex centrale termica degli anni 30 nel quartiere Cannaregio a Venezia, con vista panoramica su tutta la città fino a piazza San Marco, si pagano 50 euro a notte a persona. Nello stesso stabile tre locali per 95 mq sono acquistabili a 630mila euro (oltre 6.600 al mq).
Le case di pregio vengono vendute a cifre che superano i diecimila euro al metro quadrato. Ma affittarle costa come una cena al ristorante
Ad allestire il menù delle location da favola a portata di tasca è Halldis, società italiana che gestisce più di 2.000 proprietà in 25 località italiane ed europee, che ha comparato il costo del soggiorno in alcune proprietà che gestisce, con il valore di vendita di immobili simili per ubicazione e tipologia, riscontrato sui principali portali immobiliari. «L’affitto a breve termine è una sorta di prêt-à-porter del mondo immobiliare», spiega Antonio Rainò, responsabile Comunicazione e Marketing Halldis: «Anche online e con la carta di credito, si può “comprare” il diritto a usare una casa, magari di pregio, per pochi giorni. Il soggiorno in un appartamento iconico è ormai uno sfizio che tutti possono togliersi, al pari di un aperitivo nel bistrot di un cuoco stellato o di un accessorio di un brand della moda». E se la casa “da sogno” già l’avete? Beati voi. Perché potete metterla a reddito: «Oggi sono 500mila gli italiani che mettono a reddito le loro proprietà con la formula degli affitti brevi arrivando a guadagnare fino al 10% in più rispetto all’affitto tradizionale e si stima che nel nostro paese un milione di immobili potrebbero essere così locati», spiega Alberto Melgrati, CEO Halldis. «Il fenomeno degli affitti brevi, da tre giorni e 18 mes, è in grande crescita per il concorso della crisi immobiliare, l’aumento delle imposte sulla casa, e l’aumento la domanda, sia turistica che business».