Chi l’ha detto che il last-minute non è una modalità turistica? Anzi: coniugare lusso e risparmio è la nuova sfida nel mondo delle offerte dell’ultimo momento, che per molti sono una vera e propria strategia di viaggio, quasi una filosofia per vivere vacanze all’insegna dello spirito di adattamento e dell’avventura. Altro che barattare la qualità di un viaggio in cambio di un prezzo basso, attratti da quell’imperdibile ultimo posto su quell’aereo dove forse stavolta ci staranno anche le ginocchia – e se va male ci rifaremo col bracciolo, caro vicino, sei avvisato -:è arrivato il momento di smentire il dogma. Anche perché dopo il Covid quella delle prenotazioni last-minute è diventata la norma: secondo un recente studio di AlbergatorePro, agenzia con alle spalle una community di oltre 9.500 titolari e gestori di hotel, la “booking window”, ovvero il periodo di tempo che intercorre tra la data di prenotazione e quella di check-in, è passata dai 54 giorni del 2019 ai 37 giorni dello scorso anno.
Sarà per questo che, secoli dopo l’epoca dei galeoni e della caccia al tesoro, PiratinViaggio, la piattaforma italiana del gruppo HolidayPirates Group, è il portale di offerte di viaggio più seguito in Italia. «Lo scopo del nostro gruppo è quello di proporre offerte con il miglior rapporto qualità prezzo, la nostra non è una caccia al risparmio più esasperato», spiega a Economy David Armstrong, ceo di HolidayPirates: «Vogliamo proporre un nuovo modo di intendere il last-minute. Perché non dovrebbe essere possibile prenotare grandi alberghi a 4 e 5 stelle dotati di ogni tipo di comfort e in posizioni straordinarie, a prezzi accessibili? Abbiamo un team internazionale di esperti che ogni giorno ricerca sul web le migliori offerte di viaggio, proponendo pacchetti per tutte le tasche». Non si tratta solo di offerte al ribasso, ma spesso di opportunità uniche per vivere sul campo esperienze insolite: perché, per esempio, non optare per un Airbnb dove si può dormire insieme ad un pony, oppure per un’esperienza di glamping nel deserto del Wadi Rum in Giordania che ha uno scenario che ricorda il pianeta Marte? O ancora: perché non regalarsi la possibilità di dormire in uno degli hotel più strani al mondo, l’Hotel Marqués de Rascal a 5 stelle nei Paesi Baschi, firmata da Frank Gehry, che ha anche progettato il Museo Guggenheim di Bilbao e la Casa Danzante di Praga?
HolidayPirates, in Italia PiratinViaggio, si è fatto un nome soprattutto sui social media. Ma cosa cercano i vostri follower?
Noi siamo soprattutto una piattaforma “inspirational” e lo dimostra il fatto che un canale come Instagram sia al momento quello che funziona meglio. Lì ci si va per sognare e per farsi catturare dalle immagini di luoghi e destinazioni che prima non conoscevamo nemmeno, le cosiddette “hidden gems”, i tesori nascosti, che ora sono improvvisamente alla portata di tutti. E il fatto che funzioni lo dimostrano gli oltre 10 milioni di follower global che abbiamo su Facebook – 1,5 milioni in Italia – e i quasi due milioni si Instagram, di cui quasi 900.000 solo in Italia.
Avere ricevuto finanziamenti o ci sono fondi o acceleratori che vi sostengono?
Noi abbiamo sempre contato sul nostro fatturato e sul nostro capitale, senza ricevere finanziamenti esterni. Durante la pandemia abbiamo chiaramente avuto grosse perdite, ma fortunatamente nel pre-pandemia avevamo guadagnato abbastanza da poter far fronte anche a questi due anni. Ora il mercato si sta riprendendo molto bene.
Come funziona il vostro business model?
Abbiamo un team di esperti per ognuno dei nostri mercati, specializzato in viaggi, che cerca ogni giorno le migliori offerte per rapporto qualità-prezzo, e li pubblica sui social media (Facebook e Instagram in primis) oppure li manda agli abbonati alla newsletter. Da lì la nostra audience può arrivare alle pagine dei nostri partner e prenotare il viaggio. Noi abbiamo un business model molto differenziato, che può basarsi sui click, o semplicemente su una percentuale sulle vendite.
Un altro elemento che sta diventando sempre più importante sono le campaign richieste direttamente da enti o regioni, che vogliono delle pagine dedicate sul nostro blog, come il Trentino Alto-Adige o la regione Lombardia, per parlare dell’Italia.
Quando prevedete di avere il break-even?
Prevediamo di raggiungere il 75% del fatturato pre-covid per la fine dell’anno. Ma è una media, i mercati si stanno rispondendo in modo diverso. L’Italia ad esempio è già arrivata, per questo periodo, ai livelli del 2019 e il trend è in aumento. Probabilmente questo sviluppo è da imputare alle dure restrizioni che l’Italia, come anche la Spagna, ha avuto durante la pandemia, durante la quale i movimenti erano molto limitati. Le persone hanno ricominciato a prenotare non appena è stato possibile. E lo stanno facendo in gran stile!
La concorrenza non manca, però.
PiratinViaggio ha un concetto pressoché unico e non ha competitor paragonabili in Italia. Noi siamo infatti una media platform per offerte di viaggio, in cui chi vuole sognare o è curioso di vedere altre mete può prendere ispirazione. Noi andiamo così a risvegliare il desiderio di viaggiare in persone che nemmeno erano consapevoli di volerlo fare! E che poi prenotano. Il nostro team cerca le offerte più incredibili, usando la loro esperienza e collaborando con i team degli altri Paesi, e le propone sui suoi canali Social dando una visibilità senza pari a realtà anche più sconosciute o a volte non ha portata di “portafoglio” per tutti. Per questo PiratinViaggio ha un seguito incredibile, con dei numeri pari solo a grandi brand come potrebbero essere Nike o Coca Cola. Non certo una piattaforma di viaggi!
Qual è il vostro target? Avete lo user “tipico”?
Diciamo pure “la user tipica”! Sono le donne in prevalenza a seguirci, con punte, secondo i nostri sondaggi, del 70%! Si va dai 25 ai 45 anni, praticamente i cosiddetti Millennials, che sono cresciuti con noi in questi 10 anni di attività. Sono persone pronte a partire in modo abbastanza spontaneo, ma anche aperte a nuove mete e pronte a innamorarsi di destinazioni insolite.
Quali trend state registrando in vista della prossima estate?
Stiamo vedendo un grande aumento delle offerte dell’ultimo minuto, ma non più intese come “a prezzi stracciati a qualunque costo”. Se da un lato le persone non si sentono ancora sicure a scommettere sulle mete lontane, che presuppongono un periodo di programmazione e di investimento più lungo e puntano su viaggi nel proprio Paese o in Europa, dall’altro vediamo anche il cosiddetto “revenge travel”, una voglia enorme di rifarsi di questi due anni di pandemia, che porta ad un’inclinazione maggiore a godersi dei viaggi che abbiano un buonissimo rapporto qualità-prezzo, ma non per questo economiche.
Piani per il futuro?
Data la grande fiducia che i nostri user hanno sviluppato nel brand in questi anni, stiamo pensando a un sistema di “branding” anche per i viaggi che offriamo. Mi spiego meglio: come uno store di moda può vendere sia vestiti di altre marche sia i propri, anche noi potremmo cominciare a offrire deal esclusivi, “firmati” PiratinViaggio, dove l’utente possa prenotare direttamente con noi. Cercheremo quindi di ottenere delle offerte esclusive dai nostri partner, assicurando loro un traffico elevato per destinazioni insolite o periodi non in alta stagione, a prezzi scontatissimi per i (le!) nostri utenti. Questo avrà un impatto positivo sia per chi vende, esponendoli a una visibilità incredibile, sia per chi compra, che si troverà ad acquistare a molto meno viaggi che magari in normali condizioni non si sarebbe potuto permettere. È questa la nostra mission: far sì che chiunque possa soddisfare uno di bisogni fondamentali, quello di viaggiare!