Turismo, mancano i lavoratori: Confesercenti stima per la Pasqua ed i mesi primaverili dei Ponti – periodi di picco della domanda – oltre 50 mila lavoratori ‘mancanti’ nelle imprese turistiche. Nel turismo insomma si fa sentire sempre di più il peso del mismatch tra offerta e domanda di lavoro. Per il settore della ristorazione il 52% delle figure professionali richieste è di difficile reperimento per mancanza di candidati o per preparazione inadeguata degli stessi, una quota che si assesta oltre il 26,7% per le attività ricettive. Un problema da risolvere urgentemente.

Turismo, mancano i lavoratori: Pasqua e ponti di primavera a rischio. Le proposte della Santanché

La proposta del Ministro del Turismo Daniela Santanché di incentivare il lavoro dei giovani nel settore nel weekend e nelle giornate di festa per Confesercenti è apprezzabile, purché l’incentivo arrivi tramite uno sgravio fiscale e non da un aumento del costo del lavoro. In generale, servono politiche attive per non lasciare l’incontro tra domanda e offerta al passaparola o alle iniziative private. Bisogna rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche, e aprire ai pensionati e ai ragazzi in età scolare prevedendo occupazioni temporanee a totale esenzioni di imposta. Ma la gestione dei flussi di immigrazione va ripensata, collegandola a opportunità di formazione, anche nei paesi d’origine.

Occupati stabili a febbraio, ma preoccupa il turismo

Per il resto, ci sono anche segnali incoraggianti sul fronte dell’occupazione. A febbraio Istat registra segnali di stabilizzazione: il numero complessivo di occupati rimane sostanzialmente in linea con quello di gennaio, sopra i 23,3 milioni di persone, con un tasso di occupazione leggermente in rialzo, e una riduzione dei disoccupati. L’aumento di occupati che, invece si registra dal confronto con febbraio del 2022 (352mila unità, l’1,5%) è invece tutto attribuibile all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato, che crescono di 515mila unità, mentre quelli a termine e gli autonomi diminuiscono, questi ultimi perdendo altre 20mila unità. Continuano a preoccupare, però, le difficoltà di reperimento del personale nel turismo.