Una nave passeggeri in navigazione. Il settore dà oggi lavoro a 60 mila dipendenti
Più vicina all’operatività la legge che, con la pretesa di sostenere l’occupazione dei marittimi nazionali, pone al contrario le premesse di un crollo epocale
Una bomba a orologeria, programmata per l’11 giugno prossimo. Una bomba legislativa di profondità, che esplodendo minaccia, per la prima volta dal 1998, di sconvolgere l’equilibrio industriale e occupazionale della marineria nazionale. Ha un nome, riforma Cociancich, che promette di entrare nel Guinness dei primati dell’autolesionismo. È una riforma che rischia di svenare le casse pubbliche penalizzando anche quelle private degli armatori italiani e subito dopo svuotando le tasche dei loro dipendenti, i marittimi, che inesorabilmente anche se gradatamente perderanno...
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