Una nuova truffa nel mondo dei token si aggira nella Rete. Siccome il trend topic è quello dell’accordo tra OpenAi, creatore dell’ormai celebre software di intelligenza artificiale ChatGpt, e Microsoft, ecco che i soliti cripto-furbacchioni hanno pensato bene di creare decine di token BingChatGpt. Secondo quanto affermato dalla società di sicurezza blockchain PeckShield e riportato da MF, intorno al 20 febbraio ne sono nati 14, e di questi due hanno già perso più del 99% del loro valore iniziale, secondo il meccanismo truffaldino del “pump and dump”. Almeno uno dei soggetti che si nascondono dietro questi token, Deployer 0xb583, è già noto a PeckShield come creatore di decine di token fraudolenti.
Token, la truffa BingChatGpt: ma quale collegamento con Microsoft
Altri tre token del tipo BingChatGpt utilizzerebbero un altro tipoo di truffa detto honeypot: uno smart contract che inganna l’utente al momento dell’invio di Ether (la criptovaluta collegata alla blockchain di Ethereum), di cui l’hacker si impadronisce. Secondo PeckShield i creatori dei token fraudolenti farebbero credere alle vittime di essere in qualche modo collegate a Microsoft: era già successo con la maxi-truffa del token Squid, i cui artefici erano stati abili a simulare un’autorizzazione da parte di Netflix, convincendo ben 40 mila cripto-investitori.