Rete unica Tim

Luciano Carta non entrerà nel boad di Tim come richiesto dal ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Nella riunione di lunedì il board del gruppo ha fatto il punto sul lavoro avviato dal comitato nomine in seguito alla presentazione da parte degli azionisti francesi della candidatura di Luciano Carta, ex generale della Guardia di finanza e già presidente di Leonardo. Il comitato che si è riunito anche la scorsa settimana ha dato incarico a una società di cacciatori di teste di vagliare non solo il curriculum di Carta, ma anche altri potenziali profili che possono essere sottoposti alla dirigenza di Tim, per la cooptazione di un nuovo consigliere.

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Entro il 15 giugno arriva il nuovo consigliere di Tim

Il processo avviato dal comitato nomine di Tim richiederà alcune settimane, ma la cooptazione dovrebbe avvenire entro il 15 giugno, cioè prima del consiglio del 22 in cui verranno esaminate le eventuali nuove proposte per la rete. Al momento le società che puntano alla rete sono Kkr e Cdp con Macquaire, ma i rumors di mercato pensano che il gruppo guidato da cpd potrebbe non rilanciare. Tra le ipotesi sul tavolo, ipotizza il Corriere della sera, c’è anche quella dell’ingresso di Cdp a fianco di Kkr, che allungherebbe però in modo ulteriore i tempi, per la gestione dell’uscita di Macquarie dalla partita sulla rete. Kkr in caso di accordo sarebbe orientata a concedere a Cdp una quota inferiore al 10% senza diritti di governance per evitare i rischi antitrust. Intanto il titolo Telecom in borsa ha reagito bene ai rumors che riguardano il board della società, che ha Piazza Affari ha aperto con un +0,8 la seduta di oggi. Le prossime settimane rimarranno comunque decisive riguardo alla cessione della rete Netco a una delle due cordate che  hanno dimostrato in questi mesi interesse, con delle offerte finora ritenute però insufficienti.