Nel pomeriggio di venerdì 19 maggio l’Assemblea dei Soci che ha eletto i Consiglieri per il triennio 2023-2026 ha concluso il XXIX Congresso dell’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa (AITI) che si è tenuta a Roma e che è stata l’occasione per fare il bilancio dei risultati ottenuti – AITI, tra l’altro, quest’anno ha raggiunto il record di 920 soci – e per condividere gli obiettivi di un futuro che si confronta con tante sfide.
A partire dall’estrema volatilità che caratterizza oggi i mercati, indotta prima dalla pandemia del Covid, poi dalla guerra in Ucraina, e che s’intreccia all’innovazione tecnologica sempre più presente nella gestione aziendale e allo sviluppo della green economy. In questa fase di cambiamento, la figura del tesoriere è destinata ad assumere un ruolo sempre più centrale sia nelle aziende pubbliche che private, profit e no profit. Parlando dal palco della sala conferenze del museo dell’Ara Pacis, il Presidente Nevio Boscariol ha detto che “l’attività del tesoriere è stata a lungo centrata sul breve e sul brevissimo periodo, adesso, pur mantenendo questa operatività, viene definitivamente caratterizzata dalla gestione della liquidità si sta spostando sempre più sulla pianificazione finanziaria”. Perché la liquidità si può generare, ma si può anche perdere. “Il tesoriere, quindi, da gestore della liquidità, deve diventare esperto della liquidità, e dell’impresa, a 360 gradi”. In sinergia anche con le altre figure dell’area Finanza dell’impresa (CFO, credit managers, controllers etc..) che, non a caso, erano rappresentate al Congresso e che hanno poi dato vita alla tavola rotonda di confronto sul ruolo del tesoriere.
Se questo è l’obiettivo strategico di AITI, ci sono altri risultati da raggiungere che Nevio Boscariol ha indicato nell’apertura. Il primo è arrivare al traguardo dei mille soci: un target che è stato accolto con un grande applauso dall’assemblea. Poi c’è la dimensione europea. A livello nazionale, AITI ha già ottenuto la certificazione del ruolo del tesoriere.
Al Congresso dell’Ara Pacis si è collegato in diretta dal Lussemburgo François Masquelier, Presidente dell’EACT (European Association of Corporate Treasurers), di cui AITI fa parte, che ha aggiornato l’assemblea sui progressi già realizzati. All’EACT, che è stata creata nel 2002, aderiscono ormai 23 associazioni nazionali di 21 Paesi dell’Unione europea che rappresentano 14.000 soci. E’ una massa critica che, per Masquelier, “in un mondo sempre più difficile da decifrare rappresenta davvero l’economia reale” ed è l’interfaccia finale con il mondo della finanza: “I tesorieri sono come un faro nel mare in tempesta, il pilastro essenziale per banche e investitori”.
Tra gli interventi dei membri del Consiglio direttivo, quelli dei vice Presidenti di AITI, Massimiliano Battistella e Sebastiano Sapino, che hanno rispettivamente illustrato l’evoluzione dello scenario dei pagamenti digitali e non nel quadro europeo e come la tesoreria deve essere in grado di prevedere eventi inflattivi rapidi e rilevanti, come quelli sulla materie prime, deve saper calcolare l’andamento dei costi energetici e, in generale, della stessa struttura della produzione. Tra i numerosi interventi dei 15 membri del Consiglio direttivo (per motivi di spazio ne ricordiamo soltanto uno), Giovanni Ceci, responsabile dell’area Centro-Sud di AITI ha ricordato il grande lavoro che l’associazione, la cui sede centrale è a Milano, svolge anche a livello locale organizzata in otto delegazioni dislocate in altrettante aree del territorio nazionale. Il Congresso è poi entrato nel vivo della sua parte dedicata agli approfondimenti. Il primo a intervenire è stato Massimiliano Ferri, Responsabile Restructuring di Unicredit. E’ stata quindi la volta di due esperti dello Studio legale Ernest & Young: Alessia Sabbatino, Senior Manager Climate change and Sustainability Services, e Massimiliano Bianchi, Counsel Banking, Finance and Capital markets, che hanno affrontato il tema del finanziamento dell’economia green.
Dell’ESG (Enviromental, Social e Governance), i tre pilastri della sostenibilità secondo l’Unione europea, ha parlato il Rettore della Luiss Business School, Raffaele Orsini. Sull’innovazione finanziaria è intervenuto Massimiliano Varani di Fintech.
Sergio Dalla Riva, di Intesa Sanpaolo, ha anticipato il progetto di Multi Currency Optimizer della banca. E Valentina Centobeni, sempre di Intesa Sanpaolo, ha illustrato i risultati della terza edizione dell’Osservatorio AITI sul ruolo del tesoriere nell’era della digitalizzazione. Alla tavola rotonda che ha concluso il congresso, prima delle votazioni per il rinnovo delle cariche, hanno partecipato Anna Spina, Presidente ANDAF Lazio (direttori amministrativi e finanziari), Roberto Daverio, Segretario generale ACMI (credit manager), Maurizio Grillini, Presidente ASSOCONTROLLER (controllo di gestione), Federica Dalla Noce, Segretario generale ADACI (acquisti e supply managemengt) e Pietro Romano, Presidente AIECA (compliance e antiriciclaggio). Tutti concordi nell’affermare che l’integrazione e lo sviluppo strategico del ruolo del tesoriere con gli altri ruoli dell’Area Finanza nelle imprese è un processo ineludibile.