Il numero 1 di Fujitsu Italia ha natali danesi e una formazione europea, ma non ha dimenticato le origini italiane: «Vivere e lavorare nel Bel Paese? La situazione non è così drammatica come pensavo»
E' una piccola grande rivoluzione quella che il presidente e amministratore delegato di Fujitsu Italia, Bruno Sirletti, si è posto come obiettivo. Idee come la parità di genere o lo smart working – magari ben radicate in altre culture imprenditoriali, ma ancora poco più che agli albori, nel nostro Paese – rispondono a una visione manageriale per molti versi mitteleuropea, che ben si concilia con il background personale del capitano d’industria oggi alla guida del “ramo” italiano della multinazionale giapponese...
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