Il settore dell’occhialeria è, senza dubbio, uno dei fiori all’occhiello per l’Italia. La metà dei maggiori produttori su licenza si trova nel nostro paese e circa il 90% della produzione è destinato ai mercati esteri: Europa in primo luogo, ma anche Stati Uniti. E nonostante le oggettive difficoltà – dovute soprattutto all’inflazione che incide sui costi di produzione e di trasporto – il comparto ottico sembra navigare in acque relativamente tranquille. «Il mercato ottico è piuttosto solido e meno soggetto ad oscillazioni determinate dalla congiuntura economica. Anche nel periodo pandemico il settore si è dimostrato piuttosto resiliente e ha chiuso il 2020 senza particolari segnali di sofferenza. Lo scenario recessivo attuale e l’aumento dell’inflazione, invece, incidono sulle attività di produzione e logistica determinando un aumento dei costi industriali e di trasporto che si traduce, inevitabilmente, in un generale innalzamento dei prezzi al consumo, che unito ad una minore propensione all’acquisto, sta causando un progressivo aumento del tasso di rinnovo dell’equipaggiamento visivo. Una situazione che porta i consumatori a rimandare un eventuale acquisto» conferma Massimo Barberis, direttore generale di Rodenstock Italia, azienda multinazionale leader nel settore di dispositivi medici e nella produzione di lenti oftalmiche, che conta 5.100 dipendenti in tutto il mondo ed è presente in oltre 85 (Italia compresa) paesi con filiali di vendita e partner nella distribuzione.
Da sempre pioniera in fatto di innovazione, Rodenstock ha creato una nuova generazione di lenti, uniche e prodotte su misura perché basate sulla biometria individuale di ciascun occhio.
Innovazione e tecnologia, dunque, possono fare la differenza anche in fatto di benessere visivo? In che modo? L’80% circa del fatturato del nostro comparto è generato da prodotti che hanno meno di quattro anni di vita, segno evidente che l’innovazione rimane uno dei vettori principali di crescita. Le esigenze di indossare gli occhiali, da parte dei consumatori finali, mutano in funzione dei cambiamenti sociali: fruizione dei dispositivi come computer, smartphone e tablet, oppure attività sportive o ancora necessità di correggere difetti visivi. Innovazione ed R&D sono centrali per rispondere a tali esigenze. Il gruppo Rodenstock ha nel proprio DNA lo spirito pionieristico e l’innovazione che da sempre la caratterizzano. Il nostro portfolio prodotti viene rinnovato costantemente per garantire il miglior benessere visivo alle persone.
C’entra anche l’intelligenza artificiale? Rodenstock è stata la prima azienda al mondo ad utilizzare l’intelligenza artificiale per introdurre, nel calcolo costruttivo delle lenti oftalmiche, una nuova “norma”. In funzione dei parametri refrattivi individuali siamo in grado, grazie ad oltre 500.000 rilevazioni nel mondo, di costruire lenti perfettamente rispondenti ai parametri biometrici individuali dell’occhio.
Quali sono i progetti futuri? Informare ed educare i consumatori rimane la nostra priorità. In questo momento stiamo girando l’Italia con il nostro Rodenstock Truck on Tour per promuovere la cultura del benessere visivo, far conoscere la nostra tecnologia biometrica intelligente ed incentivare il controllo periodico dell’efficienza visiva, troppo spesso sottovalutato.