PROTESTA DEI TASSISTI CONTRO L'AUMENTO DELLE LICENZE

I redditi dei tassisti italiani rimangono un tema critico. Secondo i dati fiscali, tra il 2017 e il 2019, i redditi medi dichiarati si sono attestati a circa 15.000 euro annui.  Lo scrive il Sole-24 Ore. Tuttavia, il 2020 ha portato una drastica diminuzione dei redditi, fortemente influenzata dalla pandemia. Questi numeri mettono in luce una situazione economica precaria per molti tassisti, costretti a fare i conti con elevati costi operativi e tariffe fisse.

Quanto costa una licenza per fare tassista?

Un punto centrale di discussione riguarda il mercato delle licenze dei taxi, noto per i suoi elevati costi. Stime provenienti dalle direzioni regionali dell’Agenzia delle Entrate riportate dal quotidiano La Repubblica indicano che i costi delle licenze variano ampiamente da città a città, oscillando da circa 140.000-150.000 euro a Roma e Milano a 25.000 euro a Firenze. Questi costi superano notevolmente il reddito medio mensile dei tassisti italiani, sollevando interrogativi sulla liberalizzazione del settore dei trasporti.

Un elemento unico del mercato delle licenze in Italia è la mancanza di scadenze per le licenze, a differenza della maggior parte dei paesi europei che assegnano le licenze per periodi specifici. Questa caratteristica ha consentito la vendita di licenze, creando un dibattito sulla regolamentazione del settore dei trasporti e sull’accesso di nuovi concorrenti. Il mercato delle licenze rimane un argomento di discussione aperto e complesso.

Sciopero taxi 11 ottobre 2023, le motivazioni

La protesta dei tassisti contro il Decreto Asset voluto dal governo Meloni sta evidenziato importanti questioni riguardo al futuro del settore dei trasporti in Italia. La discussione sul mercato delle licenze continua, con alcune città che progettano il rilascio di nuove licenze permanenti, scatenando polemiche sulla destinazione dei proventi. Questo quadro complesso invita a una riflessione attenta su come garantire un settore dei trasporti più aperto, equo ed efficiente. 

Oggi nella nuova ondata di sciopero, ad incrociare le braccia saranno i tassisti aderenti al sindacato di base Usb, all’Orsa e alla Fast Confsal. Nel mirino c’è sempre l’aumento delle licenze deciso dal governo con il Decreto Asset.