Taxi, aumento licenze: fino al 20% in più con bandi straordinari e sblocco delle doppie guide, nei grandi centri e nei Comuni sede di aeroporti. Dopo il monito dell’Antitrust alle città sul caos taxi, arriva la circolare del ministero delle Imprese e di quello delle Infrastrutture con i chiarimenti ai Comuni per provare a far applicare subito le nuove regole del decreto Asset, trasformato in legge un mese fa. Le nuove regole semplificate, come si legge in una nota del Mimit, permettono ai comuni di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive a chi è già titolare di una licenza per fronteggiare lo straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a eccezionali flussi di presenze turistiche. Le predette licenze, hanno carattere temporaneo o stagionale e una durata, comunque, non superiore a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici, su esigenze di potenziamento del servizio emerse dalla ricognizione dei dati.

Taxi, aumento licenze: semplificate le regole

La durata di 12 mesi, non esclude la possibilità che l’amministrazione comunale, per motivi di esigenze economiche e turistiche, ne preveda un utilizzo anche frazionato nel tempo, fermo restando il limite temporale previsto. Semplificate le regole anche per i comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana e quelli sede di aeroporto, che possono incrementare il numero delle licenze taxi in misura non superiore al 20 per cento di quelle già rilasciate, mediante apposito concorso straordinario con procedura semplificata e accelerata. Sono una settantina i comuni interessati, tra cui Roma, Milano, Napoli, Firenze, ma anche Bergamo, Verona, Trapani. I comuni possono indire subito i concorsi straordinari per aumentare le licenze senza ulteriori interventi normativi, richieste o autorizzazioni, con incentivi raddoppiati per l’acquisto di auto sostenibili. I tassisti che ne fanno domanda potranno anche avere con una semplice comunicazione la doppia guida sulla stessa auto: basterà chiederla ai comuni e sarà automaticamente concessa. “Abbiamo semplificato le procedure, sbloccando una vertenza che dura da oltre dieci anni – ha dichiarato il ministro Urso – per avere più taxi, più licenze e più servizi in auto ecologiche, quindi in città più salubri”.

Roma e Firenze bocciano la misura, Milano fa il nuovo bando

Ma le reazioni delle città non sembrano delle migliori. «Il decreto Asset non modifica le procedure necessarie per il rilascio delle licenze» dice l’assessore alla Mobilità del Campidoglio, Eugenio Patanè, al Messaggero, «e le città perderebbero il 20% degli oneri complessivi, utili anche per organizzare i bandi, che andrebbero ai Comuni secondo la legge Bersani. Il dl non è appetibile per i tassisti: avevamo proposto di trasformare queste licenze temporanee in permanenti, ma attivabili stagionalmente. E non è stato fatto». Solo in 150 hanno aderito alla doppia guida. Critica rispetto alle nuove regole anche Firenze: il Comune che non sceglierà le procedure semplificate e parla di licenze temporanee peggiorate dal decreto Asset. A Milano, invece, il nuovo bando straordinario si farà: si punta ad avere fmo a 971 licenze in più rispetto alle circa 4.900 attuali.