La Banca d’Italia ha diffuso i dati relativi ai tassi effettivi globali e ai tassi soglia validi per il primo trimestre del 2023. Come si legge su Italia Oggi, su uno scoperto di conto corrente di 5mila euro, il tasso di usura su base annua è del 18,41%. Se il conto è in rosso fino a 1.500 euro senza avere un fido dalla banca, il tasso soglia sale al 24,2%. Per i mutui ipotecari a tasso variabile invece, la soglia usuraria scatta all’8,66%. Questi parametri rappresentano i limiti massimi dei tassi di interesse che le banche possono applicare sui prestiti e sugli scoperti nei conti correnti senza essere considerati pratiche usuraie.
Come determinare il tasso di usura
Per calcolare il tasso soglia di usura si parte dal tasso effettivo globale medio (Tegm) che viene rilevato ogni tre mesi dalla Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, come previsto dalla legge sull’usura. Il Tegm rappresenta il tasso di interesse effettivo annuo applicato dalle banche e dagli intermediari finanziari per prestiti e finanziamenti, inclusi i costi aggiuntivi. La legge sull’usura prevede che il Tegm sia monitorato per evitare che gli interessi applicati superino le soglie di usura, e la Banca d’Italia gioca un ruolo importante nel garantire un mercato finanziario equo e trasparente per tutti i consumatori.
Considerare il parametro Tegm
Per determinare il limite al di sopra del quale gli interessi sono considerati usura, si deve valutare il parametro Tegm e aumentarlo del 25%, aggiungendo un margine di ulteriori 4 punti percentuali. Questo risultato rappresenta la soglia massima che non deve essere superata per considerare il tasso usuraio.
Tuttavia, è importante notare che la differenza tra il limite del tasso usuraio e il tasso medio non può superare gli 8 punti percentuali. Il Tegm (Tasso Effettivo Globale Medio) tiene conto non solo degli interessi, ma anche delle commissioni, delle remunerazioni e delle spese accessorie applicate contrattualmente dagli istituti di credito. Per calcolare il Tegm, vengono prese in considerazione tutte le componenti del tasso di interesse applicato a un finanziamento, inclusi gli interessi, le commissioni, le spese accessorie e le remunerazioni. Il Tegm viene quindi utilizzato per confrontare i tassi applicati da diversi istituti di credito e per verificare che non superino il limite del tasso usuraio.