Bce
La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato di voler mantenere stabili i tassi di interesse, ponendo fine a dieci aumenti consecutivi. Questo annuncio solleva importanti domande sul futuro dei mutui casa e dell’economia europea. La decisione di mantenere invariati i tassi di interesse è di particolare interesse infatti per coloro che cercano di acquistare o rifinanziare un’abitazione. Dopo una serie di aumenti che hanno fatto aumentare i costi dei mutui, la pausa rappresenta una buona notizia per i mutuatari.

Tassi Bce invariati, i mutui quando scenderanno?

L’annuncio ha reso più prevedibili i costi dei mutui casa. Per una fascia media di mutuo a tasso variabile, con un importo compreso tra i 125.000 e i 150.000 euro e una durata di 25 anni, le rate mensili sono aumentate tra 270 e 365 euro negli ultimi due anni a causa degli incrementi precedenti.

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I proprietari di mutui a tasso variabile, che avevano visto crescere le loro rate mensili a causa dei precedenti aumenti dei tassi, dovrebbero ora sentire dunque un certo sollievo. La decisione della BCE significa che i loro pagamenti non aumenteranno ulteriormente.

Secondo Codacons, questa decisione rappresenta un sollievo per le famiglie, che ora avranno una maggiore certezza riguardo alle loro spese mensili. Tuttavia, per coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile, questa decisione arriva dopo un periodo di crescenti rate mensili, e il costo totale dei mutui rimane più alto rispetto a quanto pagato nel 2021.

Previsioni 2024 degli analisti

Ma gli esperti del settore finanziario non sono tutti concordi. Alcuni ritengono che sia una mossa prudente, considerando le incertezze economiche globali e le tensioni geopolitiche. Altri pensano invece che questa pausa possa avere un effetto temporaneo e che ulteriori aumenti dei tassi siano solo rimandati.

«Crediamo che la decisione di prendere una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi di interesse sia legata alle pressioni inflazionistiche in calo a settembre, ai deboli dati sul PIL delle economie della Zona Euro, al forte rialzo dei rendimenti dei bond (governativi e corporate) e alle condizioni inasprite nel mercato del credito ben oltre le attese nel terzo trimestre» spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia che aggiunge:
«Questi elementi saranno usati come efficaci argomentazioni dai banchieri più “dovish” del Consiglio per convincere anche i membri più falchi dell’istituto di Francoforte a fermare il processo di rialzi del costo del denaro in Europa».

Ancora più sicuro è Gurpreet Gill, Macro Strategist Global Fixed Income di Goldman Sachs Asset Management, «Riteniamo che il ciclo di rialzi della BCE sia concluso, e ci aspettiamo che la decisione odierna di mantenere i tassi fermi al 4% si estenderà fino al 2024».

Obiettivo Bce: inflazione da stabilizzare

Ma la BCE ha lasciato aperta la possibilità di futuri cambiamenti nei tassi di interesse, in base all’evoluzione dell’inflazione e delle condizioni economiche globali. La situazione economica rimane instabile, e Francoforte continuerà sicuramente a bilanciare la stabilità dei prezzi con la crescita economica nel prendere le sue decisioni.

In conclusione, la decisione della BCE avrà un impatto positivo sui costi dei mutui, rendendo il pagamento delle rate mensili più prevedibile. Tuttavia, i mutuatari a tasso variabile dovranno far fronte ai costi più elevati sostenuti a seguito degli aumenti dei tassi degli ultimi due anni. Questa pausa rappresenta un respiro di sollievo ma la situazione economica globale rimane incerta. La BCE continuerà a monitorare attentamente gli sviluppi e a prendere decisioni basate sulle condizioni economiche in evoluzione.