L’Italia si conferma un paese di amanti del gioco, sul quale le tasse portano un buon introito alle casse pubbliche. Le entrate tributarie nei primi mesi del 2022 crescono rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 11,7%, ma quelle che arrivano dai giochi del 32. Nel complesso le entrate tributarie ammontano a 288.423 milioni di euro, con un incremento di 30.321 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+11,7%). Il significativo incremento registrato nel periodo in esame è influenzato principalmente da due fattori. Innanzitutto non ci sono state più le proroghe e le sospensioni del 2021 e sono ripresi i versamenti tributari, poi sono cresciuti i prezzi e di conseguenza l’Iva. A luglio le entrate tributarie sono state pari a 45.546 milioni di euro (+1.370 milioni di euro, +3,1%). In particolare, le imposte dirette hanno avuto un aumento del gettito di 311 milioni di euro (+1,2%) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 1.059 milioni di euro (+5,8%).
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Cresce l’introito delle imposte dirette
Nei primi sette mesi del 2022 le imposte dirette hanno avuto un aumento di 13.985 milioni di euro (+9,7%). Il gettito dell’IRPEF ha registrato un aumento di 3.384 milioni di euro (+3,0%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un incremento di 1.868 milioni di euro (+3,7%) e le ritenute lavoratori autonomi di 576 milioni di euro (+8,4%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 205 milioni di euro (-0,4%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 440 milioni di euro (+8,6%) in quanto, così come per l’autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.565 milioni di euro, +139,7%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e per l’elevata redditività degli investimenti. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.038 milioni di euro, +102,6%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti.
Si segnala l’incremento dell’IRES pari a 6.081 milioni di euro (+60,3%) attribuibile, almeno in parte, come sopra evidenziato, alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell’anno 2021. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto un aumento pari a 192 milioni di euro (+3,1%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche un aumento di 647 milioni di euro (+39,1%).
L’Iva trascina le imposte indirette
Le imposte indirette hanno avuto un incremento di 16.336 milioni di euro (+14,3%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 13.775 milioni di euro (+18,7%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 8.771 milioni di euro (+13,4%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.004 milioni di euro (+62,4%). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita.
Tra le altre tasse, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+793 milioni di euro, +19,0%) e dell’imposta di registro (+158 milioni di euro, +5,0%) mentre l’imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-9 milioni di euro, -2,2%). Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 2.054 milioni di euro (+32,8%).