Supermercati fatturati in piena crisi

La forte inflazione italiana ha portato ad un carovita decisamente marcato, con le famiglie alle prese con sempre maggiori costi, specie per quel che riguarda il carrello della spesa che a giugno 2022 ha segnato un +8,3%. Ma quali sono i fatturati dei supermercati in questo periodo di piena crisi? Per rispondere a questa domanda ci avvaliamo dei dati dello studio Lo stato del largo consumo in Italia condotto da NielsenIQ per fotografare i consumi nella grande distribuzione organizzata.

Supermercati, i fatturati in piena crisi

Secondo quanto riportato da NielsenIQ, il fatturato della distribuzione organizzata in Italia registra un +5,2% rispetto a maggio 2021, attestandosi a 9.179 miliardi di euro. È sempre la società di ricerche per retail a sottolineare come l’inflazione teorica nel largo consumo confezionato si attesti al +6,5%, ma le variazioni reali sia inferiori. Ad influire in questo caso sono la scelta dei prodotti nel carrello la preferenza di canale di acquisto che, più nello specifico, riducono l’impatto dell’1,1%, con variazioni dei prezzi che scendono dunque al 5,4%.

I dati registrati negli aumenti di fatturato nel mese di maggio 2022 sono in linea con quelli di aprile, quando si registrava un +5,5%. Rispetto allo stesso periodo del 2021 crescono in particolar modo i discount, che registrano un +9,6%, mentre la percentuale delle vendite in promozione va ad un livello inferiore rispetto allo stesso periodo del 2021 a causa dei sempre minori articoli in promozione e alla riduzione degli sconti. Nello specifico si passa dal 22,8% al 2,2%.

Vanno molto bene poi i prodotti a marchio del distributore che a maggio raggiungono il 21% del largo consumo confezionato nel perimetro iper, super e liberi servizi, ovvero i supermercati di metratura minore, e si attesta al 30,1% sul totale Italia (discount inclusi). Al dato pratico questo vuol dire che un acquisto su tre è a marchio del distributore. Crescono, nei consumi, il fresco (+4,9%), il largo consumo confezionato (+5,7%) il comparto No Food (+2,7%), i prodotti per la cura della persona (+9,4% su base annua) e per gli animali domestici (+9,1% su base annua).