Superbonus Manovra

Quando il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha detto che per il Superbonus in manovra non c’era lo sblocco dei crediti, c’era da aspettarsi una mezza rivolta da parte dei cittadini che sono in attesa di una soluzione, che non faccia perdere loro il 25% dei lavori a novembre. I primi a protestare sono stati gli esponenti del Cnl associazione che da mesi è in prima linea per trovare una soluzione e che vanta una collaborazione anche con lo stesso ministero dell’economia e delle finanze. “Ascoltiamo con sconcerto – scrivono in una nota – quanto espresso dal Ministro durante la conferenza stampa e non solo per il contenuto nel quale Giorgetti si stupisce di un fattore inerziale ovvio e quindi palese la sua incomprensione dei fenomeni economici che riguardano il settore edile e gli effetti dei crediti fiscali e ci riferiamo al passaggio da “Lo sconto in fattura lo abbiamo già abolito da febbraio, ciò nonostante la dinamica del Superbonus continua imperterrita al ritmo di 3 miliardi di maggiore spesa all’anno.”

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Non solo debiti, ma anche ricavi per lo stato

In più di un’occasione i rappresentanti dell’associazione hanno chiarito come il Superbonus non rappresenti soltanto un costo per lo stato ma a suo modo anche un ricavo.
“Non perde occasione di dichiarare – continua la nota – il costo che sostiene lo Stato per le compensazioni nell’anno e non accenna mai agli extra gettiti che questa misura ha portato con l’immensa generazione delle entrate nelle casse dello Stato. Le suggeriamo di rileggere i comunicati stampa del Mef n 34 e 42 del marzo 2023 dove il suo Ministero dichiarava un extra gettito per effetto positivo del DL 34 di 69 miliardi circa (+ 9,2% sull’anno 2021) a fronte di una spesa, valore di detrazione, contabilizzata del 2022 per il solo Super Ecobonus di poco meno di 40 miliardi (Fonte ENEA) e ci dica pure dove sono state impiegate queste maggiori entrate che avrebbero di fatto coperto le spese che lo Stato sostiene, tra l’altro in quattro anni successivi al sostenimento della spesa in termini appunto di compensazioni.
Ma sconcerta soprattutto lo stile del Ministro che tratta la questione come fossero il croissant di una nota regina francese”.

Superbonus, in manovra si poteva trovare una soluzione

Continua poi la nota: “In altri termini, non traspare affatto dalle parole del Ministro l’importanza di affrontare la grave questione dei crediti fiscali bloccati limitandosi questo Ministro ad una contabilità autolesionista. Caro Ministro invitiamo a prendere più seriamente e rispettosamente il problema dei crediti fiscali da Lei non sbloccati, nonostante i ripetuti annunci e promesse di soluzione del problema, giacenti nei cassetti fiscali di imprese, professionisti e famiglie che hanno creduto in una legge dello Stato e che sono destinati ad ulteriori pene, lacrime e Dio non voglia, sangue. Soluzioni ci sono, sono state portate al tavolo tecnico che Lei stesso ha organizzato e voluto con il nostro vice presidente e il suo consigliere economico Zanetti, tra l’altro proposte analizzate e condivise, e non certo quelle abbastanza surreali che Lei sta proponendo al sistema Paese Italia”.