Ammonteranno complessiva a 600 milioni di euro gli investimenti in edilizia per l’Emilia Romagna, colpita dal maltempo, sul Superbonus. Serviranno a prorogare la possibilità di cessione del credito per tutti coloro che effettueranno i lavori. La proroga del no% per i Comuni colpiti dall’alluvione nella sola Emilia-Romagna. La modifica decisa dal governo agisce almeno su quattro livelli, con particolare attenzione ai condomini e alle villette.
Quali sono gli immobili interessati
Per i condomini, i proprietari unici di fabbricati composti da due a quattro unità e per gli enti del Terzo settore la proroga porterà la detrazione nel 2023 dal 90%. Per le unifamiliari resta fermo il requisito del 30% dei lavori completati entro il 30 settembre del 2022, ma sarà possibile ottenere il 110% fino alla fine del 2023 (non più fino a settembre). Non si applicano norme più favorevoli ai lavori su unità unifamiliari e indipendenti avviati quest’anno: per loro resta lo sconto fiscale al 90% e l’obbligo di rispettare i limiti del quoziente familiare. La proroga non lascia margini per una riapertura della possibilità di cessione del credito odi sconto in fattura.
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A quanto ammonta il Superbonus in Emilia Romagna
In questi primi mesi dell’anno secondo i dati di Enea, il Superbonus ha mobilitato 343 milioni di euro al mese di investimenti per 1.431 cantieri. Nel primo elenco dei Comuni contenuto nelle bozze del decreto (e in attesa di verificare un ulteriore allargamento anche ai centri colpiti di Marche e Toscana), le nuove misure speciali riguarderanno circa un quarto del territorio regionale dell’Emilia Romagna: il potenziale di questa prima parte del 2023, allora, è stato nell’ordine di poco meno di 90 milioni al mese. L’ipotesi è che si possa arrivare entro fine anno a 600 milioni di euro.
Dove agisce la proroga del governo sul Superbonus
La proroga non solo allungherà al 31 dicembre la scadenza per avere il bonus, ma aumenterà anche del 190% la percentuale di detrazione. C’è anche chi non esclude un’ulteriore proroga, perché nel 2024 il Superbonus sarà tagliato al 70% e, per alcuni immobili, sarà addirittura cancellato. La misura avrà un impatto limitato sui conti pubblici. Il nuovo decreto andrà a coprire solo il differenziale che consente di portare lo sconto fiscale fino al no per cento. Quindi, siamo nell’ordine di 120 milioni.