Sorgenia e il mondo della vela. Un binomio che continua e che si rilancia attraverso nuove forme di collaborazione all’insegna – rigorosamente – del “green“. L’azienda nata nel 1999 e diventata oggi la prima digital energy company italiana ha appena “firmato” un impianto fotovoltaico per il Centro Velico Caprera, la più grande scuola velica italiana.

Sorgenia fotovoltaico vuol dire sostenibili e indipendenti

L’impianto fotovoltaico è stato progettato da Sorgenia sulla copertura inclinata dell’edificio della carpenteria, «con l’obiettivo di soddisfare i consumi interni della base nautica grazie all’energia autoprodotta». Grazie ad una potenza di 27,6 kWp e una produzione annua di circa 35.000 kWh annui, l’intervento dovrebbe permettere al Centro Velico Caprera un autoconsumo pari a circa il 70% dell’energia prodotta, con un corrispondente risparmio economico. L’installazione, collocata su una superficie netta di oltre 100 metri quadrati, consentirà inoltre di evitare l’emissione in atmosfera di 15 tonnellate di CO2 l’anno, l’equivalente di 287 alberi piantumati.
«Due sono le questioni fondamentali su cui oggi tutti dobbiamo impegnarci: sostenibilità e indipendenza energetica. La collaborazione con il Centro Velico Caprera è l’esempio perfetto di come questi due elementi possano coesistere in un’iniziativa con ricadute positive per tutta la collettività» ha commentato Mario Mauri, Sales & Greentech Director di Sorgenia al quale ha fatto eco Stefano Crosta, Presidente del Centro Velico Caprera spiegando che «il progetto è stato avviato pensando soprattutto alla riduzione dell’impatto ambientale» e che «questo approccio si è rivelato particolarmente lungimirante e consolida il ruolo pionieristico del CVC nel settore delle scuole vela».

Al Centro Velico Caprera si studia la salute del Tirreno

La partnership tra Sorgenia e il centro velico è iniziata lo scorso anno con il progetto Marine Adventure for Research & Education, l’iniziativa di citizen science ideata dal Centro Velico Caprera in collaborazione con One Ocean Foundation per studiare lo stato di salute del Mare Tirreno. Per l’occasione, la digital energy company attualmente controllata dal fondo infrastrutturale F2i Sgr e partecipata da Asterion Industrial Partners ha finanziato il progetto supportando i biologi marini incaricati di prelevare i campioni di Dna marino e partecipando all’organizzazione di apposite giornate dedicate alla pulizia delle spiagge interessate dalla missione.