Il prossimo 25 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni politiche che serviranno ad configurare le nuove Camere ed, in seguito, a dare la fiducia al nuovo governo. Consegnate le liste dei candidati, è ufficialmente partita la campagna elettorale, con le forze politiche tutte volte ad aggiudicarsi più voti. È il periodo delle accuse reciproche e dei colpi bassi, delle polemiche a mezzo stampa e via social e delle promesse – tante – per convincere gli elettori. Quest’ultimi vivono periodi di grande difficoltà ed incertezza: hanno visto cadere il governo Draghi per ragioni poco chiare ai più e, soprattutto, si trovano ad affrontare una delicata fase economica, contraddistinta dal carovita e da spesa ed bollette che costano sempre di più. Proviamo dunque a capire come questi fattori impattano sul voto attraverso l’analisi di alcuni sondaggi per le elezioni 2022.
Sondaggi elezioni 2022
Come riferito da Antonio Noto di Noto sondaggi al Corriere, i partiti con le loro accuse reciproche e con i programmi non starebbero incidendo. “L’elettorato è poco affascinato dalla propaganda – ha detto – figurarsi dagli scontri verbali fra leader. Dopo economia e lavoro, l’altro tema su cui l’elettorato si mostra sensibile è quello della sanità. Ma nessun partito se ne occupa”. Economia che vuol dire per gli elettori spesa e bollette, il cui prezzo continua a salire, ma tema sul quale per Noto i partiti non starebbero promuovendo delle soluzioni concrete per i cittadini. Tale ipotesi trova conferma anche nelle parole di Carlo Buttaroni di Tecnè che, sempre al Corriere, ha detto: “(Le polemiche, ndr.) Allontanano semmai la gente e dunque incidono zero. D’altro canto, per sei famiglie italiane su dieci il tema del carrello della spesa o del caro bollette è prioritario rispetto a qualsiasi altra questione”.
Elezioni 2022: i sondaggi
Tutto questo come si concretizza in numeri e consenso elettorale? Secondo il sondaggio di Tecnè per Mediaset – interviste del 17/18 agosto – la coalizione di centrodestra sarebbe al 49,8%, mentre il centrosinistra è al 30%. Seguono il M5S al 10,2%, il terzo polo al 4,8%. Per quel che riguarda i singoli partiti, FdI risulta primo con il 24,3%, segue il Pd con il 23,5%, la Lega al 12,9% e Forza Italia all’11,4%.
Per Noto sondaggi, invece, i dati del 20 agosto evidenziano un centrodestra leggermente meno forte, al al 47,5%, così come il centrosinistra, che è al 25,5%. Il M5S è al 12,5%, il terzo polo al 7,5%. Tra i partiti FdI è primo con il 25%, seguito dal Pd al 20,5%.