Comunque vada per il centro sinistra andrà male, stando a quanto dicono i sondaggi elettorali effettuati da youtrend per Sky Tg 24. Il centro destra appare favorito con qualsiasi scenario. A fare la differenza non sono tanto le percentuali raccolte, quanto le proiezioni dei seggi sia alla camera che al senato. Da giorni gli analisti politici precisano come per il centro sinistra la soglia per impedire la conquista della maggioranza assoluta alla coalizione di centro destra sia la conquista di almeno 30 seggi nei collegi uninominali. Si tratta comunque di uno scenario mutevole, alla luce dell’alto tasso di indecisionismo e astensione.
L’accordo al centro non basta
Con qualsiasi proiezione il centro destra prende 400 voti alla camera e 206 al senato. Alla camera la maggioranza è 201 al senato 104. Quindi il trio Salvini-Meloni-Berlusconi, supportato da qualche lista al centro sarebbe di gran lunga maggioranza nel paese. Nel caso in cui la scelta del Pd cadesse su un’alleanza con il polo di centro che si sta formando (Calenda, Renzi, Di Maio) arriverebbe a una forchetta di seggi oscillante tra 116 e 136, mentre l’M5S tra il 26 e il 36 alla camera. Al senato i numeri sarebbero rispecchiati cioè 50-70 al centro sinistra e 9-19 i pentastellati.
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E poi dicono che uno si butta a sinistra
Se, invece, la coalizione progressista decidesse per una riedizione della gioiosa macchina da guerra del ’94, questa volta senza un’apertura al centro, che racchiuda Verdi, Sinistra e Articolo 1 Mdp, le cose andrebbero peggio. Alla camera la forchetta del centro destra oscillerebbe tra i 240 e i 260 seggi, mentre il centro sinistra andrebbe tra i 73 e i 93, mentre i Cinquestelle andrebbero dal 23 al 63 e il centro tra il 15 e il 25. Al senato invece avrebbe ancora la maggioranza (116-136) la coalizione più conservatrice, con i progressisti tra i 32 e 52 seggi e il Movimento Cinquestelle tra i 10 e i 20. Il centro si attesterebbe tra i 5 e 10.
Cinquestelle ininfluenti
Quella che arrivò in parlamento come la principale forza fuori dalle urne, cioè i pentastellati, in ogni scenario che emerge dai sondaggi elettorali, risulta ininfluente. Se ci fosse un’alleanza con il Pd e i partiti di sinistra comunque avrebbero dai 105 ai 125 seggi alla camera contro i 234-254 degli avversari lasciando al centro una forchetta tra i 20 e i 30. Anche al senato avrebbero numeri risicati (44-64) contro i 116-136 del centrodestra e al centro andrebbero dai 5 ai 15 seggi. In nessuno scenario è contemplato il cosiddetto campo largo che va dal centro alla sinistra estrema, compresi i Cinquestelle anche perché al momento appare del tutto tramontato.