Forse non lo immaginavate, ma più del 65% dei prodotti make-up in Europa è creato nel nostro paese. «L’industria italiana rappresenta un’eccellenza nel mondo – spiega a Economy Enrico Zannini, direttore generale Bologna Fiere Cosmoprof – e il dato ben rappresenta l’elevato livello di tecnologia e innovazione che le nostre aziende hanno saputo raggiungere. Ciò nonostante, il mondo sta cambiando a ritmi vertiginosi, e le nuove tecnologie da un lato stanno influenzando le esigenze dei consumatori, dall’altro facilitano l’ingresso di nuovi player e di nuovi mercati».
Nel triennio 2016-18, secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo., il fatturato della cosmetica italiana è cresciuto del 14% con l’Ebit margin nel 2017 all’8,8%, avvicinandosi agli 11,6 miliardi di euro. E per il 2019 le attese sono ancora di una ulteriore crescita (+2,6%). Trainanti i mercati esteri con l’export salito del 30% circa. In pochi anni la cosmetica italiana ha portato il proprio avanzo commerciale sopra i 2,5 miliardi di euro, con un aumento significativo considerato che si partiva da un saldo lievemente negativo nella prima meta’ degli anni Novanta. Nel 2017 l’Ebit margin per le imprese di produzione di cosmetici e’ stato pari all’8,8%, 2,7 punti percentuali in piu’ rispetto al manifatturiero italiano. «Ma per mantenere il livello di eccellenza di oggi, l’industria cosmetica italiana continua ad investire in ricerca e sviluppo il 7% del fatturato, contro una media nazionale che si aggira intorno al 3%, per poter rispondere alle mutevoli condizioni del mercato», aggiunge Zannini. A fare il punto del settore, fra le tradizioni del passato e le avanguardie del prossimo futuro, il Cosmoprof Worldwide Bologna 2019, la fiera dedicata alla filiera dell’industria cosmetica e della bellezza professionale, che si è rapidamente imposta come leader mondiale, in scena dal 14 al 18 marzo presso lo spazio espositivo del capoluogo dell’Emilia Romagna.
Per mantenere l’eccellenza il settore investe in ricerca e sviluppo il 7% del fatturato contro una media nazionale del 3%
I numeri della manifestazione B2B più importante del settore beauty sono sempre in costante crescita, e il trend positivo si registra anche per questa cinquantaduesima edizione: «Quest’anno gli espositori presenti a Bologna sono oltre 2.900, circa 100 in più rispetto allo scorso anno, e attendiamo 260.000 operatori professionali provenienti da oltre 170 paesi», continua il direttore generale della manifestazione espositiva, Enrico Zannini. «L’andamento positivo delle vendite degli spazi crea i presupposti per una crescita in termini di fatturato rispetto allo scorso anno, che già aveva registrato un +6% rispetto al 2017, dato che avvalora il grande riscontro della manifestazione. In particolare, stanno migliorando i settori professionali Hair, Estetica & Spa – che ha aumentato del 20% la sua area espositiva – e Cosmopack, il più importante salone internazionale dedicato alla filiera produttiva della cosmetica in tutte le sue componenti: materie prime ed ingredienti, produzione conto terzi, packaging, applicatori, macchinari, automazione e soluzioni full service».
Un’altra interessante novità è data dall’ampio spazio dedicato da Cosmoprof all’universo green, in un mondo sempre più attento alle fonti rinnovabili, al riciclo e al consumo intelligente. «Il filo conduttore di tutta la manifestazione è la sostenibilità ambientale – prosegue Zannini – Cosmoprof è sempre stato attento agli sviluppi di un’industria cosmetica sensibile al mondo green con diverse aree riservate alle aziende più impegnate da questo punto di vista. La situazione ambientale di oggi ci chiede di fare il possibile per eliminare prodotti di scarto e per utilizzare al meglio le risorse disponibili anche per la cura della persona. L’allestimento di NO.CO. – No Compromise – mostrerà come sia possibile creare un prodotto utilizzando formulazioni water safe e con materiali di riciclo. Non mancheranno poi gli approfondimenti sulle soluzioni industriali sostenibili e sui trend di mercato, frutto di una sempre maggiore consapevolezza ambientale del consumatore».
Il filo conduttore di Cosmoprof 2019 è la sostenibilità ambientale: dalle formulazioni water safe all’impiego di materiali di riciclo
I numeri di Cosmoprof parlano da soli: nel 2018 ha fatto registrare un fatturato complessivo pari a 75 milioni di euro, 45 dei quali provenienti dagli eventi internazionali. «L’importante crescita di Cosmoprof Worldwide – afferma Zannini – è stata possibile perché siamo una realtà in espansione, che scommette fortemente sullo sviluppo del network anche all’estero: dopo Bologna, Las Vegas, Mumbai e Hong Kong l’anno prossimo debutteremo in Sud America, grazie alla partnership con Beauty Fair in Brasile, che si affianca alla nostra attività in Colombia dove collaboriamo con Belleza y Salud. Questa strategia ci permette di porci come intermediari per l’ingresso nei mercati sudamericani delle aziende europee, asiatiche e del Nord America già parte della nostra piattaforma. Senza dimenticare che recentemente abbiamo acquisito il gruppo tedesco Health & Beauty, media company operativa nel settore della cosmesi con 30 riviste specializzate e una manifestazione fieristica, Beauty Forum, organizzata in 14 paesi». L’operazione, siglata lo scorso ottobre, ha permesso a Cosmoprof Worldwide di ampliare la propria sfera d’influenza ai mercati dell’estetica del centro Europa e di estendere il proprio business al campo dell’editoria, portando al network un guadagno potenziale di circa 8 milioni di euro. E gli orizzonti sono sempre più ampi, perché la piattaforma ha organizzato road show in tutto il mondo, dalla Corea del Sud all’Etiopia, passando per Vietnam e Russia, per un totale di 370.000 professionisti e 7.000 aziende coinvolti.