In Lombardia si registra da sempre il più alto numero di lavoratori domestici, di cui circa 105mila solo su Milano ed area metropolitana. Questi i dati dell’Inps circa il mercato nazionale nell’anno 2021, dato notevolmente in crescita rispetto agli anni passati. Tuttavia, i numeri potrebbero essere più alti, considerato che molti lavoratori non hanno sottoscritto un contratto e si trovano a lavorare a nero. Vediamo insieme le cause di tali aumenti e i numeri.
Milano: 6 badanti su 10 lavorano a nero
La motivazione principale è da rinvenire sicuramente nella situazione pandemica che ha caratterizzato gli ultimi anni, periodo nel quale diversi datori di lavoro hanno regolarizzato badanti e colf per permettere loro il tragitto verso le proprie abitazioni. Inoltre, nel decreto Rilancio vi è una norma finalizzata a sanare i rapporti subordinati, soprattutto a beneficio dei lavoratori extracomunitari ai fini della loro regolarizzazione.
Analizzando i dati numerici, nel 2019 risultavano attivi 31.582 lavoratori domestici italiani e 124.833 stranieri; nel 2021, invece, i numeri sono aumentati, arrivando a 35.591 per i primi e 149.215 unità per i secondi. Questi dati sono sicuramente fittizi, in quanto potrebbero esserci molti più lavoratori non regolarizzati: parliamo del 38% dell’occupazione irregolare italiana. Secondo quanto riportato dalla Fondazione studi Consulenti del lavoro, il rapporto non dichiarato (-2,7 miliardi di gettito l’anno) garantirebbe alle famiglie un risparmio netto non superiore all’8%, molto contenuto, o addirittura può essere fonte di una spesa maggiore quando l’inquadramento dà accesso a detrazioni consistenti.
Ha spiegato Andrea Zini, presidenti di Assindatcolf, l’associazione dei Datori di lavoro domestico, che “se tutti i rapporti fossero denunciati, il nostro contratto collettivo sarebbe il più somministrato. Spesso, però, c’è una corresponsabilità tra famiglie e lavoratori, in particolare quando badanti e colf percepiscono già Naspi o reddito di cittadinanza e non vogliono alterare l’Isee familiare per godere di incentivi pubblici”.
Nell’ambito del lavoro domestico si registra un alto numero di donne svolgente il mestiere di badante, colf o baby sitter: si tratta dell’85% a livello nazionale. Nella provincia di Milano le colf doppiano le badanti: 69.170 contro 36.380.