Si sente tanto parlare di sistema incentivante, di premi, di bonus, ma sappiamo davvero di che si tratta? E soprattutto vengono utilizzati nel modo migliore?
La risposta veloce a questa seconda domanda è no.
La risposta lunga è un po’ più complessa.
Partiamo, allora, dalla definizione.
Un incentivo è un premio che, sotto varie forme (benefit, denaro, promozione) incoraggia e motiva le persone a svolgere un’azione.
Quest’azione può essere un’attività svolta, ma anche un acquisto o una presa di posizione favorevole.
In economia, nello specifico, il sistema incentivante è per definizione “il sistema in cui opera un azienda, volto ad allineare le azioni delle risorse umane agli obiettivi dell’organizzazione incentivando i comportamenti desiderati e disincentivando quelli non desiderati.”
Ma per rendere più immediato il concetto di incentivazione, è sufficiente prendere a esempio situazioni della vita di tutti i giorni a cui siamo soggetti.
È un’incentivazione la tessera fedeltà del negozio che ci fa uno sconto dedicato perché siamo clienti fissi, come può essere il bonus casinò senza deposito che è letteralmente un premio in denaro da usare per giocare gratuitamente e invogliarci a proseguire, ma anche la prova gratuita di un mese per un servizio di streaming online o la possibilità di sottoscrivere un contratto di abbonamento per poter usufruire illimitatamente di una libreria virtuale di e-book.
Tutti questi esempi sono incentivi che spingono l’utente-cliente a svolgere un’azione, che il più delle volte è un acquisto.
Nel caso del sistema incentivante aziendale, invece, l’azione che si vuole “spingere” è il lavoro delle risorse umane che può essere incoraggiato tramite premi economici, promozioni di carriera, benefit di vario genere (auto aziendale, cellulare e PC aziendali, buoni pasto, ecc.)
Il sistema incentivante, di per sè, è uno strumento dall’enorme potenziale per il datore di lavoro
Tuttavia, quello a cui si assiste molto spesso, è un utilizzo casuale e non strategico di questo strumento.
In questo periodo segnato da una grande trasformazione del mercato del lavoro caratterizzato da fenomeni di dimissioni di massa, great resignation, ricerca di maggior equilibrio vita-lavoro e richieste di maggiori diritti, i datori di lavoro devono essere ancor più preparati a migliorare lo stile di vita dei propri dipendenti e prendersene cura.
Tuttavia, in molti casi gli imprenditori non capiscono come fare a stimolare la produttività e la motivazione dei dipendenti.
Non comprendono che dare un premio a caso o favorire un aumento a qualcuno per la simpatia, non migliorerà né la qualità del lavoro del dipendente né la sua soddisfazione, se non in modo temporaneo e del tutto inutile.
Ogni aumento, bonus o benefit deve essere il premio al raggiungimento di un obiettivo ben chiaro e deve esserne insondabilmente collegato.
E quell’obiettivo è quello che il datore di lavoro deve aver individuato all’interno di una più ampia strategia aziendale e di team.
Il bonus di fine anno ne è un esempio lampante.
Partendo dal presupposto che un dipendente sa di ricevere il suo stipendio a fine mese a prescindere da quanto sarà produttivo quel mese, risulta chiaro che la sua motivazione vada col tempo scemando in modo naturale.
Quindi, se già lo stipendio viene parzialmente “dato per scontato”, perché non dovrebbe essere lo stesso per i bonus fissi che vengono dati in molte realtà a fine anno in modo automatico e poco meritocratico?
Per stimolare il dipendente a lavorare con maggiore motivazione è fondamentale porgli un obiettivo quantomeno sfidante e raggiungibile ai fini di raggiungere il premio. Altrimenti il rischio concreto è che non muova un dito in più perché sa che a prescindere dalle sue azioni il premio sarà suo.
Questo vale, nello specifico, per i premi in denaro, benefit aggiuntivi e scatti promozionali.
In tutti questi casi, l’imprenditore dovrebbe tenere bene a mente che l’incentivo creato per il subordinato deve autofinanziarsi.
Solo in questo modo può evitare di aumentare il costo del lavoro e illudere il personale se poi dovrà tagliare da qualche altra parte.
I sistemi premianti possono essere rivolti a interi team o uffici di lavoro, trasversalmente per gruppi che lavorano insieme su determinati progetti o per i singoli.
Il risultato di un sistema incentivante strutturato e strategico è quello di dare alla direzione una leva efficace per spingere le figure a migliorare le proprie performance e quindi migliorare di conseguenza quelle dell’azienda nel suo insieme.
Tutto questo favorisce, inoltre, maggior comunicazione interna, creazione di utili feedback e migliora la fiducia tra le parti.